Parla diretto Paolo Ciabatti, a costo di essere impopolare. Ne è consapevole, infatti lo dice chiamaramente in una recente intervista a Speedweek, quando etornato a parlare della penalità non inflitta, o comunque inflitta in maniera molto soft, a Fabio Quartararo dopo il GP di Catalunya al Montemelò: “Anche se questa affermazione non mi rende popolare, devo dire che Fabio è stato fortunato a non ricevere una bandiera nera al GP di Catalogna per la cerniera aperta – ha detto Ciabatti - Le due sanzioni sono state una sentenza leggera: i commissari hanno ammesso il giorno dopo la gara che anche una bandiera nera sarebbe stata giustificata. Non voglio lamentarmi, ma alla fine Fabio è arrivato terzo e poi è stato penalizzato per il sesto posto. Ha ottenuto dieci punti per il sesto posto, che è stato un buon risultato per lui quel giorno per il campionato”. Un dato di fatto, sicuramente, ma anche una caduta di stile che in casa Ducati si sarebbe potuta evitare, perché il mondiale è tutt’altro che compromesso e perché Fabio Quartararo, quel giorno, è stato tutt’altro che fortunato, visto che fino all’incidente della tuta stava lottando per la prima posizione con Miguel Oliveira. Il francese è il candidato più accreditato al titolo, ma Ducati non è lontanissima e colmare il gap dovrebbe essere un imperativo categorico a Borgo Panigale, molto più di stare a rivangare gli accadimenti del passato. Anche perché ad ammettere il valore del pilota Yamaha è, nella stessa intervista, proprio Paolo Ciabatti: “È davvero veloce e costante – ha detto - Quindi è il nostro più forte rivale per il titolo di campione del mondo. Guida molto bene e il suo feeling con la Yamaha è sostanzialmente ottimo su tutti i circuiti”.
Un obiettivo, quello di riuscire ad andare forte su tutti i circuiti, che fino a qualche tempo fa rappresentava una chimera per Ducati e che, adesso, sembra invece alla portata, con una Desmosedici che comincia a trovarsi a suo agio anche su tracciati relativamente lenti. “Il Sachsenring, ad esempio, ha delle particolarità che non sono l'ideale per la nostra moto – ha proseguito Ciabatti - Non ci sono lunghi rettilinei lì, è un circuito lento. Nonostante questo siamo riusciti a andare bene lì, anche se non abbiamo potuto lottare per la vittoria in gara”. Sarà diverso, invece, in Austria, con la doppia tappa del RedBull Ring che rappresenta probabilmente uno snodo cruciale per ducati. Il tracciato austriaco è da sempre, infatti, il regno della Desmosedici e fare bottino pieno nei prossimi due gran premi significherebbe riaprire definitivamente il mondiale e riaccarezzare un sogno che manca dai tempi di Casey Stoner. “È troppo presto per fare previsioni sulle nostre possibilità di vincere il titolo – ha concluso Paolo Ciabatti - Ma speriamo di continuare a lottare per i podi ad ogni Gran Premio. Vorremmo anche intascare qualche vittoria in più nelle prossime gare, proprio a cominciare dai due GP in Austria”.