“Non mi ricordo niente, spero mi torni in mente come si fa a correre una gara” – Cal Crutchlow è tornato e subito l’ha buttata a ridere. Il collaudatore della Yamaha sarà in pista a Aragon sulla moto che fino a Misano è stata di Andrea Dovizioso e dividerà il box con Darryn Binder. La notizia, in verità già nota da settimane, è stata ufficializzata attraverso il comunicato stampa diffuso da Yamaha nella giornata di martedì, con Crutchlow che ha ammesso di non avere particolari aspettative per questo gran premio.
“Mi sono allenato di più rispetto al passato, ho guidato di più – ha spiegato Crutchlow – Quindi non andrò male come l'anno scorso. Quando sono tornato a correre la prima volta, nel 2021, non guidavo una moto da poco meno di sei mesi. Ho partecipato al primo test in Qatar e non ho guidato più fino in Austria. Sono carico perché la verità è che non c'è niente come le corse. Puoi provare quanto vuoi, sentire le cose e avere un buon ritmo di gara. Ma per come stanno andando i ragazzi quest'anno, la griglia è molto forte. Quindi farò il mio lavoro al meglio delle mie capacità, il che è comunque positivo per la Yamaha perché possiamo dare un feedback sulla moto attuale”.
Una moto che Andrea Dovizioso non è riuscito a far andare forte e con un potenziale che solo Fabio Quartararo riesce a sfruttare veramente, pur lamentando mancanza di potenza e pur ammettendo che il gap con Ducati è consistente. Nel box di Cal Crutchlow, però, al di là delle battute dell’inglese, cè poco o niente da ridere.
Perché se da un lato è vero che la Yamaha M1 non sarà più un problema, visto che l’anno prossimo il Team RNF correrà con l’Aprilia RS-GP, dall’altro è arrivata in queste ore una doccia gelata: WithU non sarà più mai sponsor. La notizia, così come riportato dai colleghi di GPOne, è stata data direttamente dall’amministratore delegato dell’azienda italiana, che ha fatto sapere di voler concentrare gli sforzi solo sul volley. Motivi commerciali, a quanto pare, e nulla che riguardi direttamente i rapporti con Razlan Razali. Non vere, quindi, le voci di una rottura dovuta alla scelta di Miguel Oliveira e Raul Fernandez per le due selle del team satellite Aprilia, con lo sponsor che avrebbe invece voluto almeno un pilota italiano. Razlan Razali e Aprilia, però, dovranno trovare in fretta un nuovo main sponsor, anche perché l’investimento per mantenere un team in MotoGP è faraonico. C’è chi parla di una trattativa con RedBull, con tanto di zampino della stessa Dorna, ma il discorso appare decisamente prematuro per ipotizzare un matrimonio già dal 2023.