Marco Lucchinelli parla chiaro da sempre e, anche stavolta, non ha fatto eccezioni: in un’intervista esclusiva ai colleghi di MotoSprint, “Lucky” è tornato a parlare dell’addio della Suzuki alla MotoGP, un annuncio arrivato a sorpresa per tutti, incluso team manager e piloti, dopo il GP di Spagna a Jerez: “Non ho capito il motivo di questa scelta - le parole di Lucchinelli, che con Suzuki ha vinto un titolo mondiale nel 1981 - È giusto concentrarsi sulla produzione di serie, ma non è la prima volta che Suzuki si ritira dai principali campionati del mondo e, secondo me, è un errore. Due anni fa hanno vinto il mondiale, non hanno mai avuto una moto così competitiva come la GSX-RR e si ritirano? Per me questo era il momento perfetto per investire e concentrarsi su uno dei due piloti per continuare a vincere e ad essere veloci. Fecero la stessa mossa anche in Superbike qualche anno fa, ma spero almeno che per il futuro del marchio questa sia stata la scelta giusta”.
Se con Suzuki è stato morbido a Ducati non ha risparmiato un attacco, anche solo velato: “Quello di quest'anno è un bel campionato, mi auguro vivamente che vinca chi se lo merita, grazie soltanto al proprio potenziale e al pacchetto tecnico, senza giochi di squadra o cose simili. Sembra che stiano facendo di tutto, non dico chi, per far vincere Bagnaia, ma spero che lui e Fabio se la giochino alla pari fino alla fine dell’anno”. Va detto, se non altro, che le quattro vittorie di Bagnaia sono arrivate soltanto dal suo polso destro, mentre a togliergli una (possibile) vittoria a Le Mans è stato proprio Enea Bastianini.
In chiusura, Lucchinelli ha parlato anche della sua partecipazione, al Mugello, alla Moto Guzzi Fast Endurance: “È stato molto particolare, ma altrettanto divertente. Con una moto così poco potente come la Guzzi V7, il Mugello sembra un'altra pista, ma per essere competitivi occorre avere coraggio, perché non è semplice affrontare le curve Arrabbiate a gas spalancato e staccare a pochi metri dalla curva lasciando correre la moto. Mi è piaciuto, è stata un'esperienza che in futuro potrei ripetere”.