Un utente particolarmente attento su X, l’ex Twitter, lo aveva anticipato nei giorni scorsi: Fabio Di Giannantonio ha smesso di seguire Alpinestars sui social cominciando invece a farlo con Dainese. L’ufficialità è arrivata qualche giorno più tardi, con un post del pilota romano nella sede del marchio vicentino per prendere le misure con la sua nuova pelle per la stagione 2024. Dopo essere passato al Pertamina Enduro VR46 Racing Team quindi, Fabio ha lasciato Alpinestars per Dainese, marchio che sostiene gli atleti della VR46 Riders Academy fatta esclusione per Pecco Bagnaia che, dal suo passaggio in MotoGP nel 2020, si affida al costruttore di Asolo. Considerando che Dainese e AGV fanno capo alla stessa azienda, ci sono buone probabilità che il romano finisca anche per rinunciare all'accordo con Shoei in favore di un Pista GP RR. Quello che Di Giannantonio non farà - almeno per il momento - è trasferirsi a Tavullia, e non solo perché è fresco di trasloco proprio a Roma. Diego Tavano, il suo manager, ci ha spiegato la cosa più che chiaramente in una lunga chiacchierata: “Lui starà a Roma, nella sua città. Tante volte ci ha pensato, però alla fine lui sta bene lì, il suo habitat è la capitale. Tralasciando la casa stupenda che ha appena comprato lui ha bisogno proprio di Roma: i suoi amici, le sue abitudini, anche questo lo rende forte e probabilmente tutto ciò che non è a casa sua sarebbe una forzatura e non andrebbe bene. Detto questo, siamo stati a firmare il contratto per esteso a Tavullia e loro hanno dimostrato una disponibilità totale a seguire Fabio, a dargli tutto. È un ambiente spettacolare, sono magnifici e si stanno comportando in una maniera incredibile”.
A Tavullia Fabio ci andrà comunque più spesso del solito, a partire dalla prossima settimana quando sarà tra i partecipanti della 100 Km dei Campioni al Ranch di Valentino Rossi. Nel frattempo, in un’intervista a Sky, Uccio Salucci ha raccontato i motivi che hanno portato la VR46 a scegliere Di Giannantonio come primo pilota del team esterno all’Academy: “Io analizzo le cose, gara per gara, turno per turno, e lui ha letteralmente cambiato marcia. Ho anche parlato con Dall'Igna di questo per capire anche la motivazione tecnica e lui mi ha detto che non è mai una sola motivazione… Sono sempre tre o quattro aspetti a cambiare la situazione: Ducati ha messo messo insieme un ammortizzatore che funziona, una mappatura con il gas sotto che gli mancava. Fabio ci ha messo un po' di motivazione. A quel livello tutti i piloti vanno davvero fortissimo, quindi è arrivato Di Giannantonio”.
Inutile dire che il 2024 racconterà anche questa storia: la moto (una Desmosedici 2023) sarà nuova e, pare, piuttosto diversa da quella che Di Giannantonio e Bezzecchi hanno guidato nella stagione appena passata. Con un contratto annuale però, per Fabio sarà fondamentale riprendere da dove aveva lasciato, anche perché di contratti in scadenza a fine 2024 ce ne saranno diversi e il mercagto comincerà ad agitarsi da subito.