Come se la terribile stagione di Formula 1 appena conclusa non fosse stata sufficiente, la casa di Maranello si è trovata - alla vigilia del Gran Premio di Abu Dhabi - ad affrontare un nuovo terremoto: l'amministratore delegato, Louis Camilleri, ha rassegnato le sue dimissioni per motivi personali, probabilmente legati alla decisione di ritirarsi a vita privata dopo essersi ammalato di Coronavirus.
Con una nota ufficiale la Casa del Cavallino Rampante ha fatto sapere che il Presidente Esecutivo John Elkann, assumerà la carica di Amministratore Delegato ad interim, mentre il Consiglio di Amministrazione di Maranello ha già avviato la selezione del successore. Un ruolo cardine, quello dell'AD Ferrari, fondamentale per la gestione e la supervisione dell'azienda, del prodotto e della gestione motorsport.
Carica ricoperta da Camilleri dopo la scomparsa di Sergio Marchionne, e che in tantissimi vorrebbero ricoprire. Tra nomi più papabili quelli di Davide Grasso, Alfredo Altavilla e un - anche se molto improbabile - Mattia Binotto.
Negli ultimi giorni però un nome si è fatto sempre più insistente il nome di Alessandro Nasi, il "terzo Agnelli" che potrebbe prendersi sulle spalle il futuro della rossa.
Nasi, cugino di John Elkann e da molti considerato il membro della famiglia più in ascesa in questo momento, sarebbe infatti il più indicato a ricoprire il ruolo, e a volerlo nelle vesti di nuovo amministratore delegato Ferrari sarebbe proprio il cucino John.
A riportare la notizia è Dagospia, che analizza la situazione della casa di Maranello, e il caos che si andrebbe a creare tra Andrea Agnelli e John Elkann se quest'ultimo dovesse preferire Nasi ad Agnelli per il ruolo.
Sempre secondo Dagospia infatti il ruolo di Camilleri sarebbe il sogno dell'attuale presidente della Juventus, pronto a prendere le redini dell Ferrari, ma la preferenza del cugino Alessandro Nasi sarebbe un vero terremoto per la famiglia Agnelli: "In casa il feeling tra i due cugini John e Andrea resta pessimo. L'amministratore delegato di Exor, cassaforte di famiglia e che ha dunque l'ultima parola sulle decisioni che contano nel gruppo, sta cercando il sostituto di Camilleri, che da un giorno all'altro ha mollato la Ferrari, dopo una stagione di Formula 1 particolarmente disgraziata".
Ma chi è questo Nasi, attualmente al centro della cronaca rosa per la relazione con Alena Seredova? Dagospia scrive: "il nome che gli frulla in testa è Alessandro Nasi, suo lontano ma influente cugino. Il ramo dei Nasi ha il 27% delle quote della Giovanni Agnelli e C. S.a.p.az., l'accomandita che controlla la Exor" di cui Alessandro è vicepresidente insieme ad Andrea Agnelli.
La scelta di Nasi, che dal 2005 è nel gruppo Fiat come Corporate Business Development a supporto delle attività dei settori del Gruppo dell’Asia Pacific, potrebbe rivelarsi sensata per garantire la continuità del lavoro svolto da Camilleri dopo la scomparsa di Marchionne in casa Ferrari. Ma John Elkann, con questa scelta, potrebbe davvero inimicarsi Andrea Agnelli?
A questo proposito Dagospia scrive: "Un ingranaggio discreto ma consolidato della nuova generazione di Agnelli, e una sua promozione ad amministratore delegato di Ferrari lo catapulterebbe nella prima linea familiar-aziendale. Cosa che sta facendo venire un embolo al povero Andrea, che da quando è un bambino sogna di entrare in Ferrari, tanto da aver lavorato in Formula 1 quando era più giovane".
Altri guai in vista in casa Ferrari? Nel frattempo anche l'ex patron della Formula 1 Bernie Ecclestone dice la sua, incolpando gli italiani dei cattivi risultati della scuderia di Maranello: “Ho sempre creduto, senza offesa, che il problema siano gli italiani: vogliono tutti comandare e hanno le loro idee. Non dico che si debba mandarli via come si fa con i corrotti, ma bisogna tirare dentro tedeschi, francesi, inglesi, gente che pensa in maniera diversa”.
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