La chiacchierata fissa con Carlo Pernat che ormai ci concediamo a cadenza regolare non ha riguardato solo le dichiarazioni di Albert Valera e la dura replica del manager genovese, ma, chiaramente, s’è parlato anche di mercato, con Pernat che, manco a dirlo, ha sganciato le sue bombe fresche fresche
Yamaha: Quartararo prigioniero, ma arriva Rins
“Tra Rins e Yamaha me la danno per fatta” – ha detto Carlo Pernat, confermando, di fatto, le indiscrezioni circolate nelle ultime ore. Sembra che Alex Rins sia rimasto molto deluso dall’atteggiamento di Honda che gli ha sì dato una moto uguale a quella degli ufficiali, ma considerandolo comunque il pilota di un team privato che deve stare, quindi, alle decisioni degli altri. Rins, tra l’altro, si aspettava, visto che comunque l’unica vittoria di Honda porta la sua firma, di essere almeno tenuto in considerazione per un cambio di sella con Joan Mir (che sta facendo malissimo), ma da HRC nessuno si è fatto vivo. “Lo spagnolo – ha aggiunto Pernat – avrebbe deciso di far valere una opzione prevista nel suo contratto che gli permette di lasciare il team di Lucio Cecchinello a fine stagione. Per quanto ne so c’è già un accordo con Yamaha, dove dividerà il box con Fabio Quartararo, che invece è schiavo di un contratto che non gli permette di guardarsi intorno. E’ chiaro, quindi, che l’avventura di Franco Morbidelli nel Team Monster Energy è arrivata alla fine”.
Honda: arriva Morbidelli, ma pure una “moto da Formula1”
Con Rins che saluta tutti e si accasa in Yamaha, in Honda è destinato a liberarsi una sella nel team di Lucio Cecchinello. “Io penso che lì ci andrà Franco Morbidelli – ha spiegato Carlo Pernat – Ci sono contatti anche con altri piloti e non nascondo che c’è stato qualche ammiccamento anche con me per Tony Arbolino, ma credo che la situazione attuale di Honda richieda un pilota esperto. Al posto di Nakagami andrà verosimilmente Ogura, perché una delle due selle di LCR dovrà per forza di cose andare a un giapponese e sull’altra proveranno a metterci Morbidelli. E’ giovane, ma ha la sua bella esperienza, è un campione del mondo di Moto2 e un vicecampione del mondo della MotoGP e, quindi, il suo nome funziona anche da un punto di vista del prestigio”. Nel team ufficiale, sempre secondo Carlo Pernat, cambierà invece solo la moto: “Joan Mir non sta facendo bene e magari la Honda un pensiero di mettere direttamente al suo posto Morbidelli potrebbe farlo, ma credo che, come ha detto il suo manager, Mir alla fine resterà lì e non sarà mandato nella squadra satellite. Marc Marquez? Ma dove vuoi che vada? Ha ancora un anno di contratto e rescinderlo non conviene a nessuno. Tra l’altro Honda, probabilmente tirando dentro gli uomini della Formula1, ha promesso che farà una moto competitiva. Loro sono la Honda, se dicono di mettere mano a un progetto dai costi faraonici e i tempi strettissimi non hanno problemi a farlo. Magari non faranno da subito la moto perfetta per Marc Marquez, ma di sicuro tireranno fuori un mezzo competitivo che lo metterà in condizione di giocarsela con gli altri. Marquez, fidati, non si muoverà da lì nel 2024. Se lo farà sarà dal .2025”
KTM: tira un’ariaccia per Pol Espargarò
“KTM – ci ha detto ancora Carlo Pernat – sta provando in ogni moto a mettere in pista sei moto e anche la voce che gira su MV Agusta non è del tutto infondata. Loro vorrebbero essere in MotoGP con un prototipo, la RC16, e tre marchi: KTM, appunto, e poi GasGas e MV Agusta. Per quanto ne so, però, Ezpeleta e Dorna hanno chiuso ogni porta, quindi adesso gli austriaci dovranno liberare una sella per Pedro Acosta”. A finire relegato nel ruolo di collaudatore potrebbe essere Pol Espargarò. “Viene da un infortunio terribile – ha concluso Pernat – un infortunio che gli ha lasciato anche conseguenze e penso che lui stesso si sia chiesto se vale la pena o meno rischiare oltre. Probabilmente gli proporranno di fare il collaudatore, ruolo in cui sarebbe perfetto insieme a Dani Pedrosa. Anche perché nel team ufficiale Jack Miller e Brad Binder sono intoccabili e Augusto Fernandez, tutto sommato, non sta facendo male”.
Aprilia: un tris avrebbe fatto più comodo di un poker
“Aprilia, lo sanno tutti, è il marchio del mio cuore, però quando fanno le cavolate bisogna dirlo” – se ne è uscito Pernat. La cavolata a cui fa riferimento il manager genovese riguarda l’opportunità di garantire a tutti e quattro i piloti contratti di due anni. “Di solito – ha spiegato – si blindano tre piloti per due anni e uno lo si lascia con una opzione, proprio per evitare che se capita l’occasione di mettere le mani su un top rider non ci si ritrovi a non avere una sella da offrirgli. Però ognuno fa le sue scelte, sia inteso, ma per me quello di Aprilia è stato un errore. Evidentemente credono moltissimo in Raul Fernandez”.
Ducati: regina del mondiale, imperatrice del mercato
Se Ducati sposta qualcosa allora si potrebbe rivoluzionare la griglia della MotoGP, se Ducati non sposta niente, invece, i movimenti saranno pochissimi. Sembra essere questa l’estrema sintesi del Carlo Pernat pensiero, con il manager genovese che, però, pare essere già al corrente della linea scelta da quelli di Borgo Panigale. “Secondo me l’unica sella potenzialmente libera delle otto Ducati è quella del Team Gresini. Non credo che Pramac cambierà nulla e non credo nemmeno alle voci su una separazione da Zarco, visto il rapporto che c’è tra Campinoti e il pilota francese. Anche Jorge Martin, che ne dica il suo manager, resterà lì. Nel team Lenovo hanno già fatto sapere che la formazione resterà la stessa di quest’anno con Pecco Bagnaia e Enea Bastianini e alla fine credo che la situazione resterà invariata anche nel Team Mooney VR46, con Marco Bezzecchi che potrà contare su una moto uguale a quella degli ufficiali”. Se cambierà qualcosa, quindi, sarà nel Team Gresini, con Carlo Pernat che non nasconde di essere anche direttamente coinvolto nelle trattative. “E’ noto che per la Desmosedici di Gresini si parla anche del mio Tony Arbolino – ha detto – Sicuramente Tony merita una MotoGP e se non la avrà sarà solo perche in questa particolarissima stagione non ci sono abbastanza selle che si liberano. Nadia Gresini e gli altri della squadra stanno valutando e sicuramente non stanno parlando solo con noi. Tra l’altro non è nemmeno così scontato che non decidano di confermare Fabio Di Giannantonio, mentre l’altro nome che si fa è quello di Franco Morbidelli, ma, come ho già detto, penso che alla fine Morbidelli potrebbe preferire la Honda di LCR. Vedremo, ma ad oggi se c’è una sella che potrebbe cambiare padrone in MotoGP è solo quella della Desmosedici che attualmente è di Fabio Di Giannantonio”.