Carmelo Ezpeleta non si nasconde. Anzi, in una recente intervista a Motorsport.com, il CEO di Dorna ha fornito la sua visione a 360 gradi della MotoGP attuale. Una MotoGP che dal prossimo marzo, sul saliscendi di Portimao, inaugurerà il nuovo format del weekend di gara: Sprint Race al sabato pomeriggio, qualifiche alla mattina e warm up della domenica accorciato o addirittura assente (per Moto2 e Moto3). Il tutto con l'obiettivo di rendere l'intero prodotto più allettante, sia per chi segue da casa, ma soprattutto per gli spettatori nei circuiti. Restano desolanti, nella memoria degli appassionati, le immagini dei prati semivuoti dell Mugello 2022. Pochissimo pubblico, praticamente la metà dell'affluenza registrata nel 2019 (nell'arco di tutto il fine settimana). Ecco che non c'è da stupirsi quando Carmelo Ezpeleta ha raccontato la reazione dei proprietari degli autodromi dopo l'introduzione ufficiale della Gara Sprint: "Fin dal primo momento ci è stato chiaro che la Sprint Race dovesse essere incorporata in tutti i weekend. Se la tua ragion d'essere è dare una spinta all'attività del sabato, devi standardizzarla. Questa iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo da promotori e operatori locali".
Poi Ezpeleta ha tracciato un interessante paragone tra MotoGP e Formula 1, con un costante riferimento a spettatori e seguito: "A livello di spettacolo, la Formula 1 è la numero uno nello spettro del motorsport. Il nostro obbligo è guadagnare popolarità, ma senza replicare a tutti i costi il modello F1. La popolarità va a ondate. Non molto tempo fa la F1 aveva dei problemi e noi eravamo i migliori tra i migliori. Il pacchetto che abbiamo attualmente è molto interessante. Se la domenica riusciamo ad avvicinare i piloti al pubblico, tanto meglio. Ma non cambieremo i valori che si stanno instaurando in questa MotoGP". È proprio attorno a "valori" che l'argomentazione di Carmelo si snoda; partendo dal presupposto che, con Valentino Rossi ritirato e Marc Marquez in una nuova fase dalla sua carriera, la MotoGP del dopo pandemia ha avuto bisogno di un periodo di assestamento per di trovare una sua identità. Un'anima diversa, nuova, fresca, spontanea, che Ezpeleta per nessun motivo al mondo intende modificare: "Qualche giorno fa il quotidiano Sport mi ha premiato per i valori che trasmette il nostro campionato. I piloti dimostrano una rivalità che nessuno può contestare, ma allo stesso tempo si professano rispetto reciproco. Non è necessario che i piloti litighino per attirare la gente. Il 2015, con quel picco di interesse bestiale che abbiamo avuto a seguito dell'incidente tra Valentino, Marc e Jorge, avevo già detto che non mi era piaciuto. Per me va bene vincere, ma senza prendere in giro chi ha perso. La rivalità è sempre un ottimo argomento per vendere il prodotto, ma dev'essere sana. Incentrata sul desiderio di vincere. Oltre alla rivalità bisogna cercare di trasmettere altri valori, che è quello che stiamo facendo adesso con Bagnaia, Quartararo e tanti altri piloti giovani".