Vi ricordate come esultò Marc Marquez dopo la vittoria del GP di Misano dello scorso anno? Diede di matto. Letteralmente. Rabbia, rabbia repressa, sfogata tutta in un istante. Rabbia per cosa? A distanza di un anno è quasi difficile ricordarselo: i tifosi che preferiscono Rossi, presunte ingiustizie, maldicenze, più o meno le solite cose. Rabbia giustificata o giustificabile? Oddio, forse non in quella misura, forse no, se sei il pilota indubitabilmente più forte in circolazione, oltre ad essere il più pagato. Eppure, Marquez, quella rabbia se la porta sempre dentro e ogni tanto non riesce a trattenerla, a controllarla. Esce dalla sua bocca, dalle sue braccia, dalla sua voglia di fare e di strafare. E ieri è uscita anche dal suo pollice destro, mentre digitava sul suo telefono il tweet che vedete qui sotto, rivolto ai rivali Yamaha.
Motivo dell’incazzatura, questa volta, la mancata penalità a Vinales, Quartararo e Morbidelli. Come emerso nelle ultime ore, infatti, Yamaha avrebbe effettuato - in soldoni - una serie di interventi sui propri motori non consentiti in quei termini. Per questo, ad entrambi i team che corrono con l’M1 (Yamaha ufficiale e Petronas) sono stati comminati dei punti di penalità. Una punizione che, tuttavia, non ha coinvolto i piloti, graziati, in maniera oggettivamente discutibile, ma pure in modo tale da non privarci, nelle prossime, ultime, decisive tre gare, dello spettacolo di vedere un titolo così combattuto.
Ecco, Marc Marquez, dal divano di casa, ha sentito l’esigenza di ironizzare sul fatto che i piloti non avrebbero tratto vantaggio da questa circostanza, alludendo, in sostanza, al fatto che anche loro avrebbero meritato di essere puniti. Io, dalla scrivania di casa mia, sento l’esigenza di chiedermi: perché?
Perché, caro Marc, ti fa così arrabbiare questa cosa da doverti sentire tirato in causa, da voler assolutamente dire che secondo te si tratti di un’ingiustizia? Un ingiustizia per chi? Io capisco se a dirlo è Mir, o Rins, o Davide Brivio. Capisco se ad arrabbiarsi è qualcuno che ha degli interessi diretti in questa faccenda. Ma tu non solo sei fermo dal minuto 1 di questa stagione, ma manco tuo fratello è toccato da questa mancata squalifica. Se anche Quartararo, Vinales e Morbidelli venissero squalificati, Alex sempre la metà dei punti del primo c’avrebbe. Toh, Nakagami potrebbe passare da settimo a tipo quarto, in classifica generale, ma sono sicuro che di lui non ti interessi poi molto.
E la cosa curiosa è che a lamentarsi dell’applicazione discrezionale del regolamento sia uno dei piloti che maggiormente ha giovato di interpretazioni decisamente discutibili, negli ultimi anni.
Per dire, te la ricordi, caro Marc, quella volta in cui, in Argentina, nel 2018, ti si è spenta la moto sulla griglia di partenza, tu sei sceso dalla moto, l’hai riavviata a spinta mentre un commissario ti pregava di entrare in pit-lane, hai proceduto contromano senza che nessuno ti dicesse nulla - mentre gli altri piloti erano schierati - e, incidentalmente, hai poi avuto giusto un paio di contatti un po’ sbarazzini, senza che nessuno ti punisse neppure per questo. Ah, a proposito di contatti, ti ricordi quando hai tagliato la strada a Jorge Lorenzo, in partenza, durante il GP di Aragon 2018? Suo padre dice che l’hai fatto apposta. E di quella volta in cui hai steso Corsi, a Jerez, nel 2012? E Pol Espargaro, sempre in Moto2, a Barcellona, lo stesso anno?
Che vogliamo fare con questa aggressività Marc? Quelli che scrivono le parole con l’asterisco alla fine, qui a Milano, ti direbbero che sei passivo-aggressivo (ma solo perché non hanno mai fatto a sportellate con te in pista). Bisogna trovare un modo di gestirla sta rabbia, perché già, per sto motivo, ti sei fatto fuori un braccio, quest’anno. In più l’anno prossimo, rischi di vedere qualche altra gara da casa. Esci, distraiti, trovati un hobby. Non farti il sangue amaro. Che se anche li penalizzavano, i piloti Yamaha, tu, il mondiale, non lo vincevi lo stesso.
Se siete arrivati fino a qui seguiteci anche su Facebook e su Instagram