In attesa delle prossime dichiarazioni da parte del Team Repsol previste per martedì (qui il nostro articolo) sullo stato di Marc Marquez, abbiamo messo sul tavolo le diverse speculazioni venute a galla in questi mesi. Con i diretti interessati in un perpetuo silenzio stampa infatti, è inevitabile pensare al peggio. Honda ha sempre gestito così le proprie difficoltà, al punto che sembra quasi che voglia continuare a dire “va tutto bene” solo per far indovinare a noi cosa sia andato storto… suona familiare? Appunto. Vediamo, ad ogni modo, cosa potrebbe essere successo.
L’equipe di Marquez ha mentito sull’infortunio
La tesi più interessante in merito all'infortunio non è sui più recenti sviluppi ma sulla caduta di luglio: non è da escludere infatti che gli uomini HRC e l'equipe medica del Dr. Mir abbiano fatto passare sotto silenzio un interessamento del nervo o, comunque, che la caduta avesse avuto strascichi molto più gravi di quanto annunciato dalle fonti. A sostenere questa tesi c’è -oltre al lentissimo recupero- anche il fatto che una frattura dell'omero solitamente si risolve inserendo un chiodo (parola del Dr. Costa), mentre in questo caso si è preferito montare una placca. Pare comunque che l'opzione del chiodo non fosse percorribile a causa dei vecchi interventi alla spalla, in parte già compromessa. Il fatto che la seconda operazione sia stata ripetuta tale e quale alla prima però, ci lascia intendere che la scelta della placca sia stata invece necessaria a causa di uno stiramento del nervo.
Se ha "pizzicato" il nervo sono guai
Per farla breve, le terminazioni nervose (parte del sistema nervoso periferico) ricevono continui stimoli dal nostro sistema nervoso centrale (nel cervello) da cui partono i movimenti. Se il nervo fosse stato reciso, probabilmente oggi Marc non potrebbe fare alcun movimento con il braccio: sarebbe un po’ come chiamare un telefono staccato. Il fatto che l’otto volte iridato riesca ancora a muoversi lascia intendere che fortunatamente non sia andata così, ma il recupero completamente fuori scala rispetto alla norma lascia pensare che ci sia stato in qualche modo un interessamento nervoso. In quanto si recupera allora? Difficile dirlo, ma vista anche la seconda operazione potrebbe essere necessario attendere fino alla primavera del 2021.
Marc Marquez potrebbe saltare le prime gare del 2021
Ammesso e non concesso che la pandemia permetta di correre un campionato “normale”, Marquez potrebbe trovarsi costretto a saltare le prime gare della prossima stagione. Se dovesse sottoporsi ad un terzo intervento chirurgico infatti, il campione di Cervera dovrebbe affrontare la convalescenza con ancora più attenzione rispetto ad ora. Perché un conto è giocarsi un mondiale, tutt'altro è mettere sul tavolo una carriera intera. Davanti ad una prospettiva simile, anche un fuoriclasse come Marc Marquez ci pensa con più calma.
Vietatissimi gli allenamenti in moto. Tanto che...
Vi ricordate nel 2018, quando Marc si ritrovò a dover recuperare l'infortunio alla spalla? Lui non disse nulla, aspettò la fine della stagione (quando ormai la spalla usciva anche durante i festeggiamenti) e poi si sottopose ad un intervento chirurgico. Durante l’inverno Alberto Puig gli fece smontare tutte le moto del box per evitare che si facesse male durante un allenamento a casa. Anche stavolta, pare che tutte le moto nel garage di Marc Marquez siano state smantellate. Chissà quelle del fratello Alex però…
In conclusione...
Vedere un campione di questo calibro soffrire così è un peccato enorme. “Non c’è cosa più triste del talento sprecato” diceva uno che aveva ragione. Speriamo soltanto che Marc riesca a superare l'infortunio e a tornare in moto come prima e più di prima, reso anche un po’ più simpatico dalla sfortuna. Perché un fuoriclasse, abbiamo imparato, è più amabile se resta umano. E diventa più grande mostrandoci che quello che è davvero importante è sapersi rialzare.
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