Quella tra Ayrton Senna e Carol Alt è stata una relazione con tanti punti interrogativi e, soprattutto super segreta. O quasi. I due si sono frequentati per quattro anni fino al giorno della morte del pilota. Ed è così che, a distanza di molto tempo, l’attrice americana ha rivelato alcuni aneddoti interessanti sul loro rapporto. A partire dal preciso momento in cui i due si sono conosciuti a Milano quando lei era spostato con Ron Greschner, giocatore di hockey sul ghiaccio dei New York Rangers: “Fu un caso perché mio marito era in Italia, ma dopo una lite furiosa fece la valigia e ripartì. Il mio assistente per tirarmi su mi disse di andare a una sfilata – ha raccontato - Lì i fotografi continuavano a urlare: “Carol fai una foto con blablabla …”, un nome sconosciuto, credevo fosse un attore, e anche dopo la foto insieme continuavo a ignorare chi fosse Ayrton Senna”.
Un amore molto profondo e a prima vista, anche se, doveva rimanere segreto. Ayrton Senna e Carol Alt erano davvero innamorati: “Era semplice, come nessun altro avessi conosciuto prima di allora. Quella sera siamo andati al ristorante e ho toccato le stelle. Non avevo idea di chi fosse, ma la chimica era fuori dal comune”. Tanti i ricordi, ma uno in particolare legato a una gita fuori porta: “Lui guidava la sua Ferrari in campagna, io accanto ridevo felice. Dopo quella corsa folle ci fermammo per fare benzina a Novara, ma Ayrton non sapeva come fare. Così bussò al finestrino del signore in fila dietro di noi, per farsi aiutare. Quel tipo cominciò a gridare: “Oddio ma tu sei Ayrton Senna!”. E la moglie accanto, gridando più forte: “E lei è Carol Alt!”: fu comico”.
Infine poi l’attrice americana ha svelato che proprio il pilota brasiliano spingeva per un matrimonio, quasi come se sentisse che qualcosa stesse per accadere: “Sposarci? Chi può dirlo, non ne parlavamo, ma era un tipo che faceva sul serio. Una volta mi disse che dovevamo sbrigarci perché non avevamo molto tempo, credo che fosse un presentimento, sapeva di fare un mestiere pericoloso. Era un modo per dirmi di stringere i tempi”.