Tour in Italia con la famiglia e immancabile ospitata a una serata insieme ad altre stelle dello sport. Casey Stoner non s’è fatto mancare proprio niente in questi giorni, anticipando anche che forse tornerà presto in sella ad una moto da corsa. Sono state la sua vita e in qualche modo lo sono ancora, anche se non corre più da un sacco di tempo, anche se una malattia fortemente debilitante lo ha tenuto lontano da asfalto e cordoli. Non ha mai mancato, però, di dire la sua, sul mondiale in generale, ma anche sulla piega che sta prendendo la MotoGP, con la sua opinione circa l’elettronica che ormai governa i prototipi delle varie case che non è affatto cambiata.
“Adesso – ha detto - è molto difficile vedere chi è veramente forte. Non dico che le moto siano facili da guidare, ma sembra che tutti riescano ad avvicinarsi un po' al massimo delle prestazioni, e quindi è più difficile capire chi fa davvero la differenza. Ho la percezione che alcuni piloti che sono stati davanti non l'avrebbero fatto se le moto non fossero state così d’aiuto”. Non c’è un riferimento preciso, anche se qualche nome potrebbe anche venire in mente, con Stoner che, però, ribadisce che la sua non vuole essere una critica o una forma di solito passatismo, ma una semplice presa d’atto di come le cose siano cambiate nel giro di poco più di dieci anni.
Una MotoGP che adesso sta subendo un cambiamento ulteriore anche con l’uscita di scena di Valentino Rossi. “E’ normale – ha detto Stoner – che si sia perso un po’ di interesse perché molti seguivano le corse in moto per Rossi, ma arriveranno nuovi campioni e nuovi appassionati”. Una certezza sul futuro che diventa ancora più solida quando Casey Stoner si trova a rispondere alla domanda su chi sarà, appunto, l’erede di Valentino Rossi. “Pecco Bagnaia – ha affermato senza pensarci neanche troppo - È un bravo ragazzo, ha il mio vecchio meccanico in Ducati e sta lavorando sodo. Ha commesso troppi errori in questa stagione, ma finché non sei nella sua situazione, non puoi capire cosa sta succedendo. È molto facile giudicare dall'esterno, quindi preferisco non commentare. La velocità c'è, ce l'ha. Forse deve solo accettare che non può vincere tutte le gare e deve accontentarsi di finirne alcune. Tuttavia, lo ripeto, è molto facile commentare gli errori dall'esterno”.