I rivali con cui ha sofferto di più? “Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa” – Casey Stoner ha risposto così, senza fare il nome di Valentino Rossi. Ci sta e, se lo dice, non ha senso non credergli, però viene un po’ da sorridere. Perché il fenomeno australiano lo ha detto nella stessa intervista, rilasciata a TNT Sport, in cui ha stigmatizzato i così detti “giochini mentali” tra piloti. Quelli che lui, fino a quando ha vestito tuta e casco, ha sofferto particolarmente e che lo hanno portato a chiudere il conto con le corse quando ancora, forse, aveva molto da vincere.
Lo Stoner-pensiero è noto da sempre: Valentino Rossi non poteva batterlo in pista e quindi ha provato a farlo attraverso una guerra psicologica. Che, a distanza di tanti anni si può pure dire, gli è anche riuscita. Solo che Casey Stoner non l’ha mai digerita, non perdendo poi occasione per parlare di “rivalità” ogni volta che qualcuno ha provato a intervistarlo.
E’ successo anche questa volta, con Stoner che ha voluto mettere la luce sulle differenze che ci sono tra i piloti di oggi e quelli della sua generazione, ribadendo che la rivalità è la stessa di sempre, ma che c’è semplicemente un modo diverso di viverla. E spiegando anche che, almeno dal suo punto di vista, “chi fa giochini mentali ammette solo di essere più debole e comunque rende più forte l’avversario. La rivalità c’è sempre e è spesso sotto un velo, ma molti e soprattutto gli appassionati vogliono vederla tutta. Alcuni piloti si prestano, altri meno. Ma secondo me chi fa giochini mentali rende solo più forte chi li subisce. Io ho solo imparato da quelli che l’hanno fatto con me”.
La frecciata a Valentino Rossi, anche se Stoner non fa mai il nome, è palese e evidente, con l’australiano che aggiunge: “Cercano di fare leva sulle tue debolezze appena le vedono, ma quando te ne rendi conto finisci solo per rafforzarti. Se impari diventi solo più forte”. Una certezza che adesso sembra far parte del pacchetto di ogni pilota, con Casey Stoner che conclude: “Se mostri rispetto a un avversario, quell’avversario non arriverà a essere scorretto, pur provando a batterti. C'è molto rispetto tra i piloti in questo momento perché tutti sanno che sono alle prese con certe cose. Perché rischiare creandosi nemici che potrebbero eliminarti da un momento all’altro? Quando ci si sta giocando un campionato vogliamo davvero vedere due rivali che cercano di farsi fuori a vicenda, oppure vogliamo vedere che si vinca per merito?”