La possibilità di una terza operazione la smentiscono senza smentirla, limitandosi, cioè, a dire che il recupero di Marc Marquez sta andando molto lentamente. Eppure c’è chi è pronto a giurare che alla Mayo Clinic, una clinica statunitense specializzata nel recupero da traumi ortopedici, si stanno già studiando modi, tempi e termini del terzo intervento chirurgico. In casa Honda la gestione della comunicazione successivamente all’infortunio dell’otto volte campione del mondo ha lasciato un po’ a desiderare (anche comprensibilmente, sia chiaro, vista la portata dei fatti e del personaggio interessato) e nell’ultimo fine settimana, davanti ai microfoni dei pochi giornalisti presenti al MotorLand di Aragon, ha fatto assistere ad un ulteriore siparietto tra smentite, controsmentite e interpretazione delle parole. Perché se la storia di Marc Marquez costretto a rioperarsi non per aver tentato di affrettare i tempi a Jerez, ma per aver aperto una finestra, aveva già fatto sorridere i più, adesso la colpa delle nuove incomprensioni con la stampa non è più da ricercarsi negli infissi, ma nelle traduzioni.
Stefan Bradl, in una intervista a Servus TV, ha testualmente dichiarato: “Non so se posso dirlo, ma finirò io la stagione”. Tradotto: Marc Marquez non tornerà nel 2021. Quando gli operatori hanno chiesto conto ad Alberto Puig, però, il Team Manager di Honda si è affrettato a dire che le parole di Bradl erano state tradotte male e che la decisione di non far rientrare Marc Marquez prima del 2021 non è stata presa. Puig ha poi aggiunto, driblando alla grande la domanda sulla possibilità di un terzo intervento chirurgico per il Cabroncito, che “Marc si sta riprendendo. Sta cercando di stare di nuovo bene, ma ci vorrà più di quanto avevamo pensato. E’ bene che lui continui a fare il recupero, che è molto lento, ma sta andando avanti. Al momento non c'è bisogno di pensare a altre cose, speriamo. Non sono un indovino, ma in teoria dobbiamo pensare che potrebbe andare bene”. Praticamente tutto e il contrario di tutto nelle parole del Team Manager di HRC, con Stefan Bradl che poi è dovuto corrergli in soccorso, probabilmente dopo aver ricevuto, come si dice dalle nostre parti, una bella lavata di capa. “La notizia che finirò la stagione in sella alla Honda – ha affermato il tedesco qualche ora dopo le sue prime dichiarazioni – è stata una mia intuizione. E’ qualcosa che ho capito io e non qualcosa che mi è stato ufficialmente comunicato”.