Charles Leclerc non ha mai nascosto la grande stima nutrita nei confronti del francese Fred Vasseur, team principal con cui ha lavorato nel suo primo anno in Formula 1 con Alfa Romeo Sauber e che ha avuto il piacere di incontrare nuovamente in Ferrari a partire da questa stagione. Secondo le indiscrezioni che si sono moltiplicate durante la pausa invernale sarebbe stato proprio lo stesso Leclerc a spingere per l'ipotesi Vasseur come sostituto di Mattia Binotto in seguito alla spaccatura tra i vertici di Maranello e il team principal italiano.
Durante una recente intervista a The-Race il monegasco ha ribadito la profonda stima nutrita nei confronti di Vasseur, lasciando trapelare alcune velate critiche rivolte verso la gestione precedente e - di conseguenza - il lavoro svolto da Mattia Binotto soprattutto nell'ultimo periodo in Ferrari. Leclerc non cita mai il nome di Binotto ma sono stati in molti, dopo l'intervista, a notare alcune frecciatine rivolte al passato della squadra, una situazione di maggior confusione che il pilota contrappone a quella attuale: "È difficile commentare i primi mesi di Vasseur, perché in una squadra così grande ci vuole un po’ di tempo per abituarsi a tutte le persone e per capire come funziona l’ambiente. Ma appena si è trovato a suo agio, è andata benissimo".
Leclerc continua, mettendo in luce la situazione complessa che si è Vasseur si è trovato a dover gestire: "Naturalmente all’inizio dell’anno si è trovato con una vettura difficile da gestire. Quindi, ci vuole tempo per tornare ai massimi livelli, ma non ho dubbi che con lui ci riusciremo“, ha concluso. "È sempre razionale, non si lascia andare alle emozioni, e questo è un bene perché mette tutto nella giusta prospettiva".
Il monegasco ha poi parlato del loro rapporto e di quello che apprezza del modio di fare schietto del francese: "Fred mi conosce da molto tempo. Sapevo esattamente cosa aspettarmi quando Fred è arrivato, ero cosciente di quanto fosse bravo. Ogni persona è diversa, e con lui c’è sempre stato un legame speciale: è bravo a motivarti e a calmarti quando ne hai bisogno, inoltre con me è sempre stato molto diretto". Un tipo di confronto che, spiega Leclerc, gli serviva per crescere e migliorarsi: "È esattamente quello di cui ho bisogno: una persona che mi rimprovera quando non vado bene e una persona che mi dice che sto andando bene. Sembra una cosa semplicissima, ma quando arrivi in Formula 1 e sei un pilota della Ferrari, non ci sono molte persone così oneste ed è difficile trovarle".