Sembra essere già passata la fase dell’innamoramento nei confronti di Zandvoort, tappa olandese del calendario ufficiale della Formula 1, rientrata di prepotenza nella massima serie anche grazie al grande successo dell’olandese Max Verstappen che, con la sua ormai celebre Orange Army, sposta centinaia di migliaia di tifosi nel mondo.
Quasi d’obbligo quindi regalare al suo pubblico una gara di casa, con Zandvoort che non ha certo deluso le aspettative in quanto a spettacolo fuori dalla pista, mentre - sul piano dell’entusiasmo nel weekend di competizione - i due Gran Premi dopo il ritorno del tracciato nel calendario ufficiale hanno visto trionfare, piuttosto in solitaria, l’eroe olandese di casa Red Bull.
Così mentre si discute di un possibile rinnovo per il dopo 2025, anno della scadenza del contratto già concordato con FIA e Liberty Media, emergono le polemiche per un aumento di prezzi che interesserà i visitatori a partire dal prossimo anno.
Il Consiglio Comunale di Zandvoort, in disaccordo con la direzione del circuito, ha infatti deciso di introdurre a partire dal 2024 (i biglietti del 2023 sono già stati venduti) quella che è già stata rinominata “la tassa sul divertimento”: un aggiunta di 3 euro al costo del biglietto ordinario che servirà a coprire i costi di gestione degli spazi nel fine settimana del Gran Premio come la regolazione del flusso di tifosi in arrivo, la chiusura delle strade, i cambi di viabilità, la pulizia e il mantenimento dei luoghi comuni.
Un piccolo costo aggiuntivo che pesa però su un biglietto già di per sé non economico e che rappresenta per molti una scusante per guadagnare ulteriormente sull’evento. Anche lo stesso direttore del circuito Robert van Overdij si è espresso negativamente sull’introduzione di questa tassa: “Non siamo d’accordo perché pensiamo che questo evento porti già un sacco di soldi al comune e che quindi possa vivere di questo per gli anni a venire. Voglio sottolineare che il circuito di Zandvoort non è responsabile della decisione, non ha voce in capitolo e in caso di conferma saremo costretti ad accettare”.