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Che noia Milan-Monza senza Berlusconi.
Ma ci abboneremo alla sua squadra
per dire "io c'ero"

  • di Fabio Fagnani Fabio Fagnani

5 settembre 2020

Che noia Milan-Monza senza Berlusconi.  Ma ci abboneremo alla sua squadra  per dire "io c'ero"
Silvio è ricoverato per una polmonite dovuta al Covid al San Raffaele e così mancherà il momento storico nell'amichevole in programma stasera: il ritorno del presidente più vincente del Milan (e non solo) nel suo stadio, ma alla guida di un'altra formazione.

di Fabio Fagnani Fabio Fagnani

Da qualche anno il calcio a Milano, o meglio in Lombardia, non è solo Inter e Milan, si è aggiunta l’Atalanta che fa godere i tifosi bergamaschi sempre di più e quest’anno, ogni tifoso di queste squadre è riuscito ad apprezzare appieno i suoi giocatori. L’Atalanta è arrivata a un minuto da un’incredibile qualificazione alle semifinali di Champions League, l’Inter è vicecampione d’Europa League e seconda in Serie A e il Milan ha ottenuto una insperata qualificazione proprio nel trofeo che i cugini hanno perso in finale. Ma la squadra più sorprendente di quest’anno non è nessuna di queste tre, perché il primato lo merita di diritto il Monza di Silvio Berlusconi, Adriano Galliani e Christian Brocchi. Una squadra presa quasi per gioco dalla Lega Pro, ma che con il portafogli sempre bello gonfio di Silvio, la scaltrezza e la passione del “Condor” Galliani e un allenatore giovane, devoto e stacanovista come l’ex centrocampista rossonero è riuscita a conquistare la promozione in Serie B ed è pronta a dare la caccia al grande salto in Serie A.

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Berlusconi a San Siro

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Il calcio non si ferma mai. Ci siamo appena lasciati alle spalle una faticosa stagione interrotta dalla pandemia e adesso ci ritroviamo subito ad affrontarne una nuova, fatta di calciomercato, scoop, partite con gli stadi aperti, chiusi, giocatori contagiati e anche i presidenti. La notizia è fresca di giornata: Silvio Berlusconi non sarà presente all'amichevole tra Milan e Monza visto che è positivo al Covid e ricoverato con una polminite al San Raffaele. Me lo immagino in mutande, con la sciarpa del Monza al collo e le babbucce rossonere, perché quelle non si buttano finché non son rotte, sul suo divano in pelle di canguro con un paio di modelle vestite da infermiere che si prendono cura di lui mentre con un calice di Champagne segue la partita.

Quanto sarebbe stato bello vederlo allo stadio, un momento epico tra passato e futuro. Certo, è solo una partita prestagionale, quelle da trofeo Birra Moretti, quelle che hanno ancora il sapore dell’estate e contano solo per i numerologi e i cronisti, ma vedere Silvio gridare ai suoi “dovete attaccare, cribbio” dalla tribuna, mentre Zlatan lo guarda dal campo e sorride. Sarebbe stato impagabile. Già, Ibra. L’ultimo grande colpo dell’era Berlusconi e anche l’ultima grande cessione dell’era Galliani. Un simbolo che ritorna, riemerge, riaffiora, come si è visto nell’ultima stagione. Un po’ come Berlusconi, che con tutti i guai che ha avuto, si è sempre rimesso in gioco. Sempre. E di questo non ci sono colori, fedi, orientamenti politici o idee che tengano: Berlusconi è come la fenice, rinasce sempre dalle ceneri. Un mecenate, un imprenditore, un presidente che ha portato ai più grandi successi il Milan e quando se n’è andato lo ha lasciato morente, indebitato, come un leone ferito, abbattuto.

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Berlusconi in tribuna con Ibrahimovic

Dopo qualche anno di stop ha deciso di non tornare nella capitale della moda, quella fatta di vizi, sesso, soldi, droghe, ma di rimanere lì, nella sua Brianza, vicino casa. Ha preso una squadra modesta, umile, con una storia tutta da scrivere, perché Berlusconi è così, vuole fare la storia e a Monza sono tutti fiduciosi: il prossimo anno Serie A e poi chissà. Come a dire che finché c’è dietro il presidente e il suo portafogli puntare in alto è un dovere morale. Dovrà attendere un anno, quindi, Berlusconi per vedere dal vivo Milan e Monza- ieri e oggi - a confronto, a meno che non ci sia qualche incrocio strano in Coppa Italia, chissà a volte lo sport sa sorprendere.

E a proposito di sorprese, Brocchi avrà una squadra interessante tra le mani, un mix di giovani ed esperti, quello che serve per fare bene nella serie cadetta. La formazione è ormai fatta, l’undici titolare è pronto: ci sono Paletta (ex Milan) in difesa, Donati a destra (ex Lecce). A centrocampo Barberis dal Crotone e Barillà dal Parma e davanti il danese Gytkjaer, 24 gol nell’ultimo campionato polacco e Mirko Maric, capocannoniere del campionato croato.

Oggi è solo un'amichevole, ma Berlusconi chiede gli schemi e la formazioni per sapere come scenderà in campo Brocchi e magari per suggerire qualche cambio. Il Condor invece continua la caccia al colpo finale da regalare ai tifosi e a Berlusconi, probabilmente bisognerà attendere le ultime ore di calciomercato, che in questa stagione terminerà il 5 ottobre alle ore 20. Staremo a vedere cosa succederà con questa squadra. Di certo non ci si potrà annoiare viste le recenti dichiarazioni di Galliani a Libero: alla domanda “quale sono i suoi sogni futuri?”. La risposta non poteva che essere sognatrice, ma senza dare la sensazione di sfiorare l’impossibile: “Vedere il Monza in A e il Milan in Champions”.

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