Sono stati momenti di grande paura quelli che hanno accompagnato il ritiro di Carlos Sainz al Red Bull Ring, costretto a uno zero in classifica a causa di problema alla power unit della sua Ferrari che, senza dare segni d'allarme, è come esplosa da un momento all'altro, prendendo fuoco e costringendo lo spagnolo a parcheggiarla nelle vie di fuga del tracciato austriaco con grande fretta.
Carlos ha cercato di agevolare il recupero della monoposto che però restava in posizione, trovandosi un punto di salita, solo se il pilota teneva il piede sul freno: tolto il peso sul pedale la monoposto sarebbe scivolata verso il basso tornando pericolosamente in pista. Sainz ha quindi cercato di mantenere la calma e di restare all'interno dell'abitacolo fino all'arrivo dei soccorsi che però sono arrivati con grande ritardo, mentre le fiamme iniziavano a farsi violente alle spalle dello spagnolo che quasi al limite della sicurezza è stato costretto a saltare fuori dalla vettura nonostante non fosse ancora stata messa in posizione di sicurezza.
Attimi di paura per lo stesso pilota che ha raccontato, ai microfoni di Sky Sport F1: "Non ho avuto alcun sentore di problemi - ha detto Sainz - è successo tutto all'improvviso. Il fuoco? Lo vedevo negli specchietti, ma purtroppo non arrivava nessun commissario con gli estintori per spegnere le fiamme e la macchina continuava andare indietro. Così ho deciso di saltar fuori perché le fiamme aumentavano".
Le immagini della sua monoposto completamente distrutta fanno ben capire il pericolo che ha corso il pilota e anche le condizioni della vettura, la cui power unit è completamente inutilizzabile. Penalità in arrivo per Sainz in Francia?