Se il mondiale di MotoGP avesse assegnato punti anche alle cadute Joahnn Zarco sarebbe il campione del mondo 2020. Il pilota Ducati, prossimo al passaggio in Pramac, è stato protagonista di una grande e inattesa stagione, rivelandosi una delle sorprese del 2020, anche se è finito a terra per ben 15 volte nell’arco dei quattordici gran premi in calendario.
Il francese, nella speciale classifica dei “più caduti”, divide il podio con Alex Marquez (per lui 14 incontri ravvicinati con la ghiaia) e con Aleix Espargarò (12). Medaglia di legno, invece, per Iker Lecuona che si è fermato a 11 prima che il Covid19 lo tenesse fuori dagli ultimi appuntamenti della stagione. Ultimo in classifica, ma certamente non è un demerito, è Danilo Petrucci, che non ha avuto una gran stagione, ma che è caduto 2 sole volte, lo stesso numero di di Marc Marquez che, però, ha corso una sola gara. Per quanto riguarda gli italiani, primo nella speciale classifica dei crash-man 2020 è Francesco Bagnaia (8 cadute) seguito da Valentino Rossi (6), da Franco Morbidelli (5) e Andrea Dovizioso (4).
Per quanto riguarda la Moto2, il pilota che è finito più volte in terra è stato Daniel Kasma che è finito a terra una volta in più di Jorge Navarro, 20 contro 19. Il crash-man della Moto3, infine, è stato Gabriel Rodrigo, con 18 cadute, seguito dal pilota del Max Racing Team, Alonso Lopez, con 15. La somma totale delle cadute ammonta a 722 per tutte e tre le classi, 180 nella sola classe regina.
Se siete arrivati fino a qui seguiteci anche su Facebook e su Instagram