Una prova per uomini veri. Solo pochi anni fa venivano descritti così, da uno degli organizzatori della casa austriaca, i Red Bull Romaniacs: evento di enduro off-road che si svolge tutti gli anni in Romania e ospita atleti provenienti da oltre 30 stati sparsi per 5 continenti.
E quest’anno, per la prima volta dal 2004 - anno in cui è nata la competizione - i Red Bull Romaniacs sono diventati anche una prova, oltre che per “uomini veri” anche per “donne vere”. La motociclista spagnola Sandra Gómez ha infatti completato la sfida, chiudendo in tredicesima posizione la 17esima edizione dell’evento.
“Mi sono allenata duramente per arrivare preparata - ha affermato la Gómez dopo l’impresa titanica che l’ha portata a completare i Red Bull Romaniacs - “e l’assenza di eventi serrati durante la stagione, a causa del Covid, mi ha aiutata a concentrarmi su questo obbiettivo”.
Dal cuore della Transilvania, a Sibiu, la spagnola ha portato a casa il successo al suo secondo tentativo, dopo una prima prova nel 2019 dove riuscì a concludere solo due dei quattro giorni di sfide. In sella alla sua Husqvarna la collezionato ben 28 ore reali di corsa, accumulando i punti necessari per chiudere la competizione con 12 uomini davanti a lei e ben 10 alle sue spalle.
A soli 27 anni Sandra Gómez è già alla sua quattordicesima stagione nelle alte competizioni del mondo trial, una passione nata da giovanissima e subito diventata una professione dagli ottimi risultati.
La spagnola ha commentato così la difficoltà dei giorni al Red Bull Romaniacs: “La tappa iniziale è stata piuttosto veloce, ma gli ultimi 25 chilometri sono stati micidiali a causa delle difficoltà che sono arrivate dopo 110 km. Ho raggiunto il traguardo all'imbrunire e l’ultima parte, nel bosco, beh diciamo che ho avuto abbastanza paura perché c’erano dei gradini di pietra in un tratto molto ripido. La seconda tappa è stata molto divertente, pur essendo difficile e tecnica, e ho perso poco tempo. Il terzo giorno era iniziato bene ma dopo aver avuto parecchie difficoltà salendo in montagna ho deciso di fermarmi e prendermi un giorno di riposo, che è concesso con addebito di penalità. Il quarto giorno è stato il più duro: ha piovuto, nevicato e faceva freddissimo. Quando ho capito di avercela fatta, di essere riuscita a superare la fatica, è stato stupendo”.
Adesso la Gómez spera solo di poter essere d’esempio per altre donne intenzionate a replicare la sua impresa: “Volevo farcela ma un 13esimo posto è qualcosa di eccezionale. Spero che tutte le altre motocicliste adesso vedano questa sfida come qualcosa di non impossibile!”.
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