Gli occhi di chi, salendo in pedana, sembra non aver paura di niente. Non dei suoi vent'anni, dell'errore dietro l'angolo, delle imperfezioni viste nelle esibizioni delle colleghe. Sofia Raffaeli, classe 2004, quando si prepara per eseguire il suo esercizio non sembra sentire nessuna delle spinte e delle fatiche del trovarsì lì, a Parigi 2024, in gara per una medaglia olimpica nella ginnastica ritmica. Sin da piccola l'atleta ha avuto nel DNA la ginnastica, è stata l’artistica a farla innamorare dello sport ma sono stati due regali, una palla e un nastro, ad avvicinarla alla ginnastica ritmica, facendole cambiare così specialità e spingendola verso un mondo che oggi porta il suo nome. Nonostante la giovane età infatti Raffaeli ha riscritto la storia recente di questo sport nel nostro paese, diventando la prima campionessa del mondo individuale nella storia italiana.
Nonostante l'avvicinamento a questo sport sia arrivato come un gioco, ora non ci sono dubbi su quali siano le sue intenzioni per il futuro: “La ginnastica ritmica è tutta la mia vita. Mi piace molto perché non solo c'è il maneggio degli attrezzi o le difficoltà di corpo, ma oltre a questo bisogna interpretare una storia attraverso la musica, ed è ciò che mi ha fatto innamorare, in primis, di questo sport”. Una ginnasta umile e una grande lavoratrice che, poco più che bambina, ha imparato il peso delle rinunce e dei sacrifici in nome di una passione per cui vale la pena fare qualsiasi cosa, come l’essersi trasferita da Chiaravalle a Fabriano per inseguire la perfezione e il continuo miglioramento atletico.
Sofia, così solare e talentosa, è la prima ed unica in tante cose nella storia della ginnastica ritmica italiana: dai record ottenuti a tutte le medaglie vinte, in tutte le competizioni World Cup comprese. Ma la sua storia di successi parte da più lontano, dal mondiale juniores nel 2019 dove conquistò tre medaglie d’argento, ultimo step prima di cambiare categoria, definiti da Sofia: “La fine del percorso da junior, e l'inizio della mia crescita. Ovviamente c'è sempre da migliorarsi per crescere ancora, però lì ho fatto alcuni passi decisivi per raggiungere certi obiettivi”. Passando per i risultati più recenti nel 2023 ha conquistato altri tre argenti mondiali nel concorso generale, al cerchio e alla palla, mentre nel 2024, l'argento nel concorso generale europeo. Soprannominata “Formica Atomica” per il fisico esile ma elastico, in grado di realizzare con un’eleganza e una facilità assoluta elementi complessi, come il “Raffaeli” - primo elemento che porta il suo nome - che presentò ai Campionati Mondiali di Kitakyushu del 2021, in concomitanza al debutto in campo internazionale a livello senior.
Ma è nel 2022 che arriva la “consacrazione” con quattro podi ai Campionati Europei di Tel Aviv, in Israele, e sei storiche medaglie ai Mondiali di Sofia, in Bulgaria, e la carta olimpica assicurata dall’oro nel concorso generale. Le Olimpiadi, il sogno di Sofia. Il punto di arrivo per ogni atleta. A Parigi ha il supporto dall’altra ginnasta azzurra qualificata per la finale, Milena Baldassarri, alla seconda olimpiade e pronta a darle consigli: “A Sofia ho detto di godersi qualsiasi momento, dal Villaggio alla gara, che è totalmente diversa da quelle che facciamo di solito”.
Sofia, sta dimostrando grandi cose, all’esordio in pedana ha presentato quattro esercizi dalla difficoltà elevata senza sbavature, incantando pubblico e giuria, che le hanno permesso di piazzarsi al primo posto con ben 139.100, staccando di ben 3 punti la tedesca Varfolomeev e la bulgara Kaylen. Sorridente e molto emozionata, dopo la gara ha detto: “Non mi aspettavo di essere così in alto, anche se abbiamo lavorato tanto sia sull'esercizio che sulla testa. È la mia prima Olimpiade e me la sto godendo”. Nella finale cercherà di confermare il fantastico risultato ottenuto in qualifica, senza dimenticare di divertirsi, perché come dice lei: “Se ti diverti puoi ottenere qualsiasi cosa”.