Nel piccolo microcosmo del paddock ci sono volti che non si dimenticano facilmente. Quello di Luca Persiani, ex pilota romano impegnato da anni come coach e driving performance analyst di giovani talenti del settore, era uno di questi. Sempre di corsa, con la battuta pronta e un'energia travolgente che riusciva a trasmettere a chiunque. Luca negli anni era diventato un'istituzione del paddock, con il suo grande lavoro e con uno spirito in grado di coinvolgere i giovani piloti che accompagnava in un percorso di formazione e di crescita importantissimo. Bastava incrociarlo un paio di volte per affezionarsi a quell'energia, a quella voglia di vivere che lo spingeva in avventure sempre nuove, dall'Europa agli Stati Uniti, a caccia di qualcosa di più.
Non sorprende quindi che nel giorno della sua sua tragica e improvvisa scomparsa il motorsport internazionale si sia fermato per ricordarlo tra insegnamenti, momenti di vita vissuta insieme, canzoni cantate in macchina a squarciagola e molto altro. Luca che con la sua morte improvvisa lascia un vuoto nel settore e un senso di grande ingiustizia, per una tragica e inaspettata scomparsa a soli 40 anni. L'ex pilota si trovava in vacanza in Abruzzo a Frattura, frazione del comune di Scanno, e con un'amica si era diretto in cima al Monte Genzana per un'escursione serale quando al rientro, a causa della nebbia e del pessimo tempo, ha perso il senso dell'orientamento e ha sbagliato strada, finendo con la sua jeep in un punto pericoloso e reso scivoloso dalle recenti piogge. Capita la situazione di pericolo Luca ha fatto scendere la passeggera e ha tentato una manovra per rimettersi sulla strada corretta, senza però riuscirci. Quando si è reso conto che la macchina stava per precipitare dal burrone ha tentato di buttarsi fuori dall'abitacolo, come ha poi raccontato la donna presente, ma l'impatto è stato fatale.
Un dolore, quello per la sua morte improvvisa, che unisce il mondo del motorsport al via di una settimana che segna il ritorno in pista di molti campionati dopo la pausa estiva, in un generale senso di spaesamento che i piloti trasmettono sui social con post, frasi e fotografie. "Grazie per tutte le lezioni e per essere sempre stato più luminoso del sole. Un giro sempre avanti a noi" ha scritto la pilota Bianca Bustamante, che con Persiani aveva lavorato in Prema. Lavoro condiviso anche con la pilota Marta Garcia che, sempre su Instagram, ha condiviso un messaggio di addio: "Luca, ancora non riesco a credere che stia succedendo. Sempre con quell'energia e quella luce che trasmettevi che poche persone hanno. Hai brillato più del sole, continua a divertirti ovunque tu sia". Messaggi che trasmettono l'energia vitale sempre portata in pista da Luca, condivisa anche dalla pilota inglese Sarah Bovy in un bellissimo video che li vede cantare insieme in macchina: "Luca è stata la persona più brillante che io abbia mai conosciuto. Il suo sorriso radioso e la sua felicità erano una boccata d'aria fresca ogni volta che lo incontravi nel paddock". Commenti, ricordi e messaggi che rimbalzano sui social da Andrea Kimi Antonelli a Daniil Kvjat passando per molti altri nomi del settore, tutti sconvolti dalla perdita improvvisa e prematura.
Ciò che resta, nello stordimento di giorni carichi di domande, è proprio quella luce di cui tutti parlano, impossibile da non vedere negli occhi di Luca, e le lezioni che negli anni è riuscito a trasmettere a tutti quelli che gli sono stati vicino e che da lui hanno imparato a brillare.