Un disastro, perché è difficile descrivere diversamente la domenica della Scuderia in Cina. Dopo le prime indiscrezioni al rientro in parco chiuso, adesso è ufficiale: sia Charles Leclerc che Lewis Hamilton sono stati squalificati dal GP di Shanghai. Una disfatta, con la SF-25 del monegasco trovata sotto peso di un chilo durante i controlli post gara effettuati dal personale della Federazione internazionale, mentre quella del sette volte campione del Mondo con un’usura del eccessiva del “plank” - componente parte del fondo della vettura - già al centro delle problematiche della monoposto progettata a Maranello. Sì, perché terminato il GP dell’Australia, nel paddock si vociferava che la causa principale delle cattive prestazioni della SF-25, peggiorate notevolmente dal venerdì al sabato, fosse legata a un cambio nell’altezza della vettura, ritenuto necessario proprio per preservare il componente e non rischiare la squalifica.

Una problematica ripresentatasi anche in Cina, come sottolineato da tanti tra gli addetti ai lavori nella giornata di sabato. Sia i piloti che il team principal della Scuderia, Frederic Vasseur, avevano affermato che quella dell’altezza fosse solo una delle molteplici modifiche apportate, posizione confermata anche nelle classiche interviste post gara. La squalifica però, al di là di quanto successo con la vettura di Charles Leclerc, parrebbe essere un segnale chiaro: la Ferrari ha un problema “di altezza” e le misure adottate dalla Scuderia, che peraltro hanno portato a un cambio evidente nel bilanciamento della SF-25, non sono nemmeno riuscite a risolvere il problema. In Giappone servirà una reazione forte, perchè quella di oggi è stata una domenica inaccettabile, da dimenticare.

I comunicati della FIA parlano chiaro
“La vettura 16 è stata pesata dal Delegato Tecnico FIA. Entrambe le bilance hanno mostrato lo stesso risultato di 799 kg dopo il consueto scarico del carburante e la sostituzione dell'ala anteriore rotta. La taratura di entrambe le bilance è stata confermata e testimoniata dal concorrente [Ferrari]”, si legge nel comunicato con la Federazione ha annunciato la squalifica di Leclerc. “Nel corso dell'udienza non sono state contestate le misurazioni della FIA, che sono state considerate corrette e tutte le procedure richieste sono state eseguite correttamente. Non ci sono circostanze attenuanti e il team ha confermato che si è trattato di un vero e proprio errore genuino da parte loro”. Quanto alla squalifica di Hamilton, queste le parole del comunicato della Federazione: “Il pattino dell’auto di Hamilton è stato misurato ed è risultato di 8,6 mm (lato sinistro), 8,6 mm (linea centrale dell'auto) e 8,5 mm (lato destro). Questo valore è inferiore allo spessore minimo di 9 mm specificato nell'Articolo 3.5.9 del Regolamento Tecnico”, si legge nel documento con cui la FIA ha squalificato il sette volte campione del mondo. “Durante l'udienza, il rappresentante del team ha confermato che la misurazione è corretta e che sono state eseguite tutte le procedure richieste. Il team ha anche riconosciuto che non c'erano circostanze attenuanti e che si trattava di un vero e proprio errore della squadra”. Ed è così che la Ferrari dimostra di essere ancora in alto mare: la squalifica in Cina è già il punto più basso della stagione.

