Dopo essersi guadagnato la sua prima pole position in carriera, Oscar Piastri ha portato alla McLaren la seconda vittoria stagionale, dominando il Gran Premio della Cina dall’inizio alla fine. Non ce n’è stato per nessuno: il passo dell’australiano era ineguagliabile, e nemmeno il suo compagno di squadra Lando Norris ha fatto pressioni per superarlo tramite ordini di scuderia. E fa già riflettere questo comportamento, perchè il britannico è ancora primo in classifica mondiale, ma a Shanghai trova senza opporsi il suo vero rivale, con cui condivide il box senza fiatare. Lo aveva detto dall’inizio del weekend il britannico che con la MCL 39 non si sente al 100% a suo agio, perché la monoposto di Andrea Stella è veloce ma difficile da guidare, e proprio tra le curve miste del circuito cinese è emersa la comodità di Oscar Piastri, che togliendo qualche piccola sbavatura, ha avuto un comportamento quasi perfetto.

Norris lo ha riconosciuto e non l’ha fatto pesare alla squadra, almeno secondo le apparenze, ma la McLaren ci è già passata da una situazione del genere e non ha saputo gestire al meglio i suoi due piloti. Proprio durante la scorsa stagione, quando il pilota britannico si giocava il mondiale contro Max Verstappen, il muretto della squadra di Woking non ha stabilito una gerarchia, lasciando Piastri libero di poter lottare con Norris nella prima parte dell'anno; poi però, ha capito che per vincere c’è bisogno di ordine e ha chiesto all’australiano di farsi da parte per aiutare il suo compagno di squadra. Quest’anno però siamo ancora all’inizio, quindi Piastri è riuscito subito lanciare il messaggio a Norris, per ricordargli che nel 2025 non si farà da parte perché di competitività ne ha tanta quanto lui - se non di più. Il britannico a Shanghai si è consolato con una seconda posizione, arrivata di forza dopo le minacce di un velocissimo George Russell che, scattato dalla prima fila, ha provato più volte ad avvicinarsi nuovamente alle due McLaren, battendo anche il britannico dopo il primo giro di soste.

Il pilota della Mercedes è arrivato sotto la bandiera a scacchi terzo, collezionando il secondo podio consecutivo per la stella a tre punte, dopo aver lottato anche con Charles Leclerc, che di passo sembrava averne di più di tutta la griglia a un certo punto. Sebbene l’inizio della gara della rossa fosse promettente - nonostante il contatto tra Lewis Hamilton e Charles Leclerc, con quest’ultimo che ha perso leggermente il controllo della sua vettura nel primo giro impattando nel posteriore del suo compagno di squadra (senza volerlo, il loro è stato un incidente di gara) - l’epilogo non è stato piacevole al 100%. Infatti, la monoposto di Charles Leclerc ha danneggiato l’ala anteriore, perdendo circa 20 punti di aerodinamica, diventando più efficace in alcuni tratti del circuito durante il contatto iniziale con Sir Lewis. Sì, avete capito bene, nonostante il monegasco avesse la vettura danneggiata, i tempi sul giro erano i più veloci in pista.
A metà gran premio Leclerc era così promettente che Fred Vasseur ha acconsentito lo scambio di posizioni dei due, lasciando così che il monegasco prendesse la posizione su Sir Lewis. Ed è stato così che ha provato a conquistare il terzo gradino del podio contro George Russell. Tutto ciò però non è bastato alla rossa, che ha chiuso in quinta e sesta posizione, rispettivamente con Charles Leclerc davanti a Lewis Hamilton, dopo aver subito anche il sorpasso di Max Verstappen, in difficoltà nelle prime battute ma grintoso nell’ultima fase di gara. A completare la top 10 a Shanghai ci sono le due Haas, con Ocon settimo e Bearman decimo (per la prima volta a punti dopo il debutto con la squadra americana), mentre in ottava posizione è transitato Kimi Antonelli, che continua così la sua storia in Formula 1 dopo un esordio eccezionale in Australia. Alex Albon invece, dopo aver tenuto la testa della corsa per qualche giro, è riuscito ad aggiudicarsi la nona posizione.

