Possono bastare due week end di gara per tirare le somme? No, soprattutto se quei due week end si sono svolti su circuiti dall’altra parte del mondo, con uno che ha pure ospitato i test invernali. Però due fine settimana di gara possono bastare per farsi un’idea e per scoprire che i numeri, a volte, mettono davanti a realtà sorprendenti. In molti, infatti hanno raccontato di una MotoGP che è migliorata, di un maggior equilibrio rispetto al passato e di passi in avanti fatti da più o meno tutti i marchi. Ma la verità che emerge scorrendo la classifica costruttori dopo il GP d’Argentina è ben diversa: il segno più si vede solo a fianco ai nomi Ducati e Honda. Per tutti gli altri, invece, la partenza del 2024 era stata decisamente migliore.

Dopo la Thailandia e Portimao, Ducati ha messo nel sacco 74 punti rispetto ai 71 messi nel sacco nel 2024 dopo i primi due GP a Losail e Portimao. Un +3 che segna l’unico passo in avanti possibile, visto che Ducati le ha vinte tutte, mentre il progresso più impressionante l’ha fatto la Honda: 18 punti in più rispetto a quelli accumulati nel 2024 prima del terzo fine settimana di gara. Sono tanti, tanti davvero, e permettono al marchio giapponese di posizionarsi al secondo posto in classifica e di essere l’unico insieme a Ducati a far registrare una crescita (anche se il confronto tra le due è impietoso: 74 a 26). “Stiamo lavorando bene – ha recentemente detto Joan Mir – Essere costantemente in top10 e i risultati che soprattutto Johann Zarco ha fatto in Argentina dimostrano che il nostro pacchetto, adesso, è competitivo e dobbiamo essere noi piloti a metterci qualcosa in più”. Parole, quelle dell’ex campione del mondo, che bastano a comprendere quanto la cura di Romano Albesiano si sia rivelata “miracolosa” all’interno di HRC, con la RC213V che, di fatto, è rimasta la stessa, ma con in più quegli accorgimenti tecnici che l’hanno letteralmente trasformata, così come trasformato risulta lo stesso metodo di lavoro all’interno dei box della Honda.

C’è da dire, a onore del vero, che Honda è la seconda forza tra i costruttori anche grazie agli otto punti tolti all’Aprilia dopo la squalifica di Ai Ogura in seguito al GP di Argentina. E che, quindi, il “meno 13” della casa di Noale sarebbe stato molto più contenuto senza quell’episodio. Bisogna dire anche, sempre per quanto riguarda Aprilia, che l’assenza del campione del mondo Jorge Martin ha sicuramente pesato e non poco anche sulla classifica, con il “giudizio” sulla casa italiana che, di fatto, resta sospeso. Al momento, considerando tutto, quel segno meno non è e non deve essere segnale di preoccupazione.
Discorso diverso, invece, è da fare per KTM e Yamaha. Gli austriaci nel 2024, prima del terzo fine settimana di gara, erano saldamente la seconda forza del campionato con un distacco da Ducati di “soli” 21 punti. Oggi, invece, la classifica vede la KTM al quarto posto (su cinque) e con 22 punti: 28 in meno rispetto alla passata stagione. E’ chiaro che, nonostante quattro piloti considerati tutti top rider, la crisi in cui KTM è piombata sta pesando moltissimo anche sui risultati in MotoGP, con il prototipo 2025 della RC16 che si è anche portato dietro gli stessi problemi della passata stagione in merito all’anomalo consumo delle gomme. Quello di KTM è il segno meno più importante confrontando la classifica costruttori dell’anno scorso con quella di quest’anno, ma a non passarsela per niente bene è anche Yamaha. Il marchio di Iwata è ultimo con soli 13 punti, ma ne ha persi solo 2 rispetto alla partenza della scorsa stagione, quando ultima, però, era la Honda. E’ il segnale che la crisi Yamaha è tutt’altro che alle spalle e spiega anche il nervosismo mostrato dopo l’Argentina da Fabio Quartararo. “Sapevo – ha detto dopo essere tornato da Termas de Rio Hondo - che non saremmo stati in grado di lottare con i primi, ma non fino a questo punto. Quest'inverno pensavo che avessimo fatto un passo avanti, ma temo che mi sbagliavo”.
CLASSIFICA 2025: Ducati – 74; Honda – 26; Aprilia – 22; KTM – 22; Yamaha – 13. CLASSIFICA 2024: Ducati – 71; KTM – 50; Aprilia – 35; Yamaha – 15; Honda – 8.
