La situazione in KTM è quella che è, le ombre scure della crisi e gran parte dei creditori che chiede di lasciare la MotoGP nel 2026 non sono una novità e i risultati deludenti arrivati dopo i primi due gran premi della stagione sono bastati a far tornare prepotentemente attuali le voci secondo cui Pedro Acosta sarebbe prossimo a girare i tacchi, salutare tutti e andarsene. Come se non bastasse, in una recente intervista a un quotidiano spagnolo, il giovane campione spagnolo – probabilmente senza rendersi conto del tam tam che si sarebbe innestato e in assoluta buona fede – ha anche dichiarato di avere una gran voglia di provare una Ducati, spendendo parole di grande stima e ammirazione per Gigi Dall’Igna.

Così, nel giro di niente in Spagna soprattutto ma su quasi tutte le testate che si occupano di MotoGP, si è tornati a parlare di un preaccordo che il manager di Acosta avrebbe già fatto con Ducati per portare il 37 in sella a una delle Desmosedici del Team Pertamina Enduro VR46. Suggestioni, ipotesi (anche se assolutamente credibili), ma niente di realmente provato, con lo stesso manager di Pedro Acosta, l’esperto Albert Valera (manager anche di Jorge Martin e Aleix Espargarò), che si è in qualche modo trovato “costretto” a metterci una pezza. “Pedro Acosta ha un contratto con KTM fino al 2026 – ha precisato in una intervista a Speedweek – Quel contratto non contiene clausole di rescissione in base alle performance, perché entrambe le parti, il pilota e KTM, avevano ritenuto che non sarebbe stato comunque facile misurare le prestazioni, riproponendosi di dare il massimo ognuno”.

Una affermazione, quella di Valera, un po’ in politichese, ma che mette in chiaro qualcosa che in verità anche Acosta aveva già detto più volte: “per ora è in KTM che voglio stare, poi vedremo quando scadrà il contratto”. Precisazioni, queste, che però sembrano non bastare almeno all’opinione pubblica, con il manager del giovane pilota spagnolo che aggiunge sibillinamente: “Pedro ha bisogno di una moto vincente per raggiungere i suoi obiettivi e non può aspettare per sempre". Un passaggio che può essere interpretato in modi decisamente differenti, con Valera che subito dopo, però, precisa che per KTM non c’è alcun ultimatum ancora fissato.
“Lo dico molto chiaramente – ha concluso - fino a oggi non abbiamo parlato con nessuno del futuro di Pedro, figuriamoci se abbiamo negoziato come si dice. Non c'è assolutamente motivo di farsi prendere dal panico. Abbiamo assistito a due gare e è vero che entrambe sono state deludenti, ma sarebbe sbagliato dare per certo che così sarà anche nel resto della stagione. Le prime corse sono sempre particolari e quindi è bene aspettare che la MotoGP arrivi in Europa. Pedro ora è concentrato sul suo lavoro, proprio come KTM, e non desidera altro che raggiungere la vetta della MotoGP con la KTM. Stiamo lavorando su questo con KTM e non c'è dubbio che anche KTM stia facendo tutto il possibile per mantenere le sue promesse in termini di prestazioni. Di tutto il resto, semmai, ne discuteremo dal 2027".
