Valentino Rossi a Valencia è stato fischiato, più e più volte. Facciamo un passo indietro. Siamo ai MotoGP Awards 2025, che si tengono vicino il circuito. La sala è colma di persone e la cerimonia, come sempre, coinvolge premiazioni di ogni genere: la prima al miglior taglio di capelli vinto da Marco Bezzecchi, poi una serie di premi - anche piuttosto discutibili - tra cui tre vinti da Fabio Quartararo per lo stile messo in mostra durante tutta la stagione. La serata prosegue con gli Awards per la Moto3 con i primi tre in campionato, il campione del Mondo José Antonio Rueda, Angel Piqueras e Maximo Quiles; poi quelli per la Moto2 vinta dal brasiliano Diogo Moreira, seguito da Manu Gonzalez e Barry Baltus, l’ultimo dei campionati a decidersi in questo 2025. Infine, arriva il momento della MotoGP si che prende la stragrande maggioranza del tempo e delle attenzioni, un qualcosa che la dice lunga sulle intenzioni di Dorna in merito al futuro delle due categorie cadette.
Mentre vengono raccontate le nomination per il miglior sorpasso dell’anno, tra cui una a Marc Marquez per un doppio o forse triplo passaggio ad Austin e un’altra a Fermin Aldeguer per un incredibile sorpasso su Pedro Acosta in Austria, si parla anche delle leggende della MotoGP riunite da Dorna durante il GP di Misano. A questo punto veniamo sovrastati dal boato e dai fischi mentre appariva l’immagine di Valentino Rossi: una reazione incredibile da parte del pubblico spagnolo e che, peraltro, si è anche ripetuta ogni qual volta nelle clip riprodotte compariva il volto del numero #46, sempre secondo lo stesso copione.
Quando compare la folla si agita, urla, fischia e riporta alla mente, ovviamente, quanto successo nel 2015, lo stesso episodio che qualche ora prima, a MOW, Marco Bezzecchi aveva detto di non voler ricordare perché ormai c’è ben altro a cui pensare. Ci sono nuovi piloti, nuove rivalità e uno spettacolo che, di stagione in stagione, non è mai mancato.
Eppure non basta e ci si ritrova, a sorpresa, ogni volta punto e a capo. Qualche minuto dopo, appena ritirato il premio per il “Best Overtake” dell’anno, sulla vicenda si è espresso persino lo stesso Marc Marquez, l’altro protagonista della vicenda: “L’unica cosa che posso dire è per favore rispettate tutti”. Nessuna risposta dal pubblico che, invece, ogni qual volta lo spagnolo pronunciava una parola lo osannava, con un continuo “Marqueez, Marqueez”. Sembrava di stare in uno stadio e non in una sala per una cerimonia, magari al Maradona ai tempi del mitico Diego. Invece siamo al Ricardo Torno di Valencia, a ottocento metri dal murale dedicato a Valentino Rossi.