Il mercato dei giocatori della National Football League ha delle dinamiche particolari, completamente diverse da quelle del calcio o dagli sport a cui siamo abituati in Europa. La differenza più importante è che nel mondo della palla ovale i giocatori non possono essere acquistati. I talenti del football possono infatti essere scambiati in maniera strategica tra i team, attraverso negoziazioni e scambi. Per le franchigie della lega il mercato dei giocatori è un gioco di scambi. Il termine tecnico per riferirsi a questa pratica è trade. Lo scambio di un atleta può trasformare l’intero corso di una stagione e avere un impatto decisivo per la carriera del giocatore. Ai team è concesso lo scambio di giocatori durante tutto il periodo della offseason ed entro l’ottava settimana del campionato e le franchigie non lasciano nulla alla sorte. Gli atleti oggetto di trade vengono selezionati in funzione del loro ruolo e del contributo che possono portare alla squadra, c’è una strategia ben precisa dietro ogni decisione.
Per le squadre della lega è anche possibile scambiare le pick del draft dell’anno successivo rinunciando ad un turno di chiamata per ottenere il giocatore desiderato, il giusto atleta da aggiungere al proprio roster. Ai team è anche concesso un tag all’anno. Un jolly da usare per un giocatore strategico di un’altra squadra il cui contratto sta per scadere. Un diritto di prelazione sull’atleta a scadenza, che va utilizzato in un determinato periodo di tempo.
Le squadre nella NFL possono anche rilasciare un giocatore sotto contratto, tagliandolo dal roster. L’atleta diventa così un free agent, libero di unirsi alle fila di un’altra delle franchigie della National Football League. Ogni singola trade e ogni singolo tag influenzano l’andamento del draft. Le modifiche del roster rimodellano l’aspetto della squadra, cambiandone l’assetto e le dinamiche. Il draft diventa quindi il momento per infondere nuovo talento alle fila dei propri giocatori, con atleti che facciamo la differenza in campo.
Il tutto rispettando il salary cap, il tetto di spesa per gli stipendi degli atleti da non sforare per non subire conseguenze indesiderate. Spendere più del dovuto può portare a multe, perdita di turni di chiamata al draft e anche all’annullamento di contratti. Il mercato della National Football League è complesso, le dinamiche nella scelta dei giocatori del roster sono studiate e inserite in un quadro più grande, con una strategia che vuole portare ad un solo risultato. La conquista del premio più ambito, il Vince Lombardi Trophy e il titolo di campioni Super Bowl.