Marc Maruqez lo ha detto senza girarci intorno: non sono contento e questa non è la strada per vincere un mondiale. Adesso lo ha ripetuto anche Alberto Puig e la cosa è ancora più preoccupante, se non altro per il ruolo che riveste in HRC. Il manager spagnolo, infatti, si è accodato alle affermazioni di Marquez e ha lanciato un vero e proprio appello agli ingegneri giapponesi della Honda.
“Abbiamo provato diverse carene e componenti nuove e non è stato positivo – ha detto Puig - Abbiamo trovato qualcosa, ma non è quello che ci aspettavamo. Ci aspettavamo di fare più passi in avanti, davvero". E’ deluso, Alberto Puig, e, soprattutto, è preoccupato. Perché in Spagna, nelle testate giornalistiche di settore, sono ormai tutti concordi nell’affermare che Marc Marquez ha posto una sorta di ultimatum e che, se nei primi mesi della prossima stagione non sarà competitivo, comincerà a valutare le varie offerte che sicuramente arriverebbero dal mercato. Honda sta rischiando concretamente di perdere il suo campione (anche per il buon servito dato a suo fratello Alex non è certo stato gradito) e Alberto Puig ne è perfettamente consapevole.
“Da Misano – ha aggiunto il manager spagnolo – lavoriamo sulla nuova moto e ci aspettavamo di più. Qualcosa è stato fatto, ma non abbastanza. Quindi non possiamo fermarci, dobbiamo continuare a lavorare e fare un passo in avanti ancora più ampio. L'obiettivo è migliorare la moto in generale: vale a dire tutta la moto. Oggi non si può dire 'solo questo o solo quello'. Devi cercare di trovare un equilibrio, perché alla fine il telaio è legato alla potenza, la maneggevolezza è legata all'aerodinamica… Voglio dire, ci sono molti fattori. Dobbiamo rendere la moto migliore a livello globale”. La richiesta, di fatto, sembra quella di rivoluzionare il progetto della RC213V e non di andare a migliorarlo con piccoli interventi che potrebbero non essere risolutivi. Anche perché Marc Marquez non può contare, almeno in questo primo anno, sul lavoro di altri piloti che conoscono già la moto. Sia Joan Mir che Alex Rins, pur essendo due campioni, dovranno concentrarsi sul feeling. ”Per loro sarà molto difficile – ha aggiunto Puig - Non conoscono questa moto, quindi non possiamo aspettarci che un pilota che è appena arrivato fornisca un'analisi completa di informazioni accurate. Al momento si sono potuti limitare solo a dire che questa moto è molto diversa dalla Suzuki”