Dopo tre settimane di pausa, la MotoGP si prepara a tornare sul circuito di Misano Adriatico. Circuito dedicato a Marco Simoncelli che, il sabato 23 delle qualifiche, mancherà da ormai 10 anni. Ma l’appuntamento con il tracciato romagnolo sarà anche l’ultimo per Valentino Rossi, ormai a tre gare dal ritiro. Basta poco quindi ad immaginare il clima delle grandi occasioni a cui, conti alla mano, va ad aggiungersi la lotta per il mondiale nelle tre categorie. Se la Moto2 (con appena 7 punti di distanza tra Gardner e Fernandez) potrebbe restare in bilico fino a Valencia, per Moto3 e MotoGP le cose sono piuttosto diverse: sia Pedro Acosta che Fabio Quartararo infatti, a Misano avranno la possibilità di vincere il loro primo titolo. A poterli fermare (o rallentare) sono solo due italiani, Dennis Foggia in Moto3 e Pecco Bagnaia in MotoGP.
La corsa di Pedro Acosta
Il fuoriclasse spagnolo rischia di vincere un titolo nel suo anno di debutto dopo una stagione eccezionale. Acosta ha vissuto alti e bassi in questo primo anno di motomondiale -tra cui il disastro ad Austin da cui è uscito illeso - ma ad impressionare più di qualche risultato mediocre sono state le vittorie, a partire dalla seconda gara in Qatar (al debutto aveva chiuso 2° dietro al compagno di squadra) quando ha vinto, appena sedicenne, partendo dalla pit lane. Nella seconda parte di stagione però, Dennis Foggia ha trovato un buon ritmo e grande consistenza, al punto da arrivare a Misano accreditato di 4 vittorie, due secondi posti e tre terzi posti. Dal canto suo Acosta ha portato a casa cinque vittorie, tuttavia non è mai salito su uno degli altri due gradini del podio. Con 30 punti di vantaggio, per vincere il titolo a Misano lo spagnolo dovrebbe guadagnarne 21 su Foggia ed arrivare davanti a Sergio Garcia: questo significa che per Acosta sarà necessario vincere la gara senza che l'italiano arrivi più in alto della 12° posizione. Considerando lo strepitoso stato di forma del pilota del Team Leopard, per lo spagnolo sarà un compito estremamente difficile.
Fabio Quartararo nella tana del lupo
Discorso differente per Fabio Quartararo che, a Misano, arriva con 52 punti di vantaggio su Francesco Bagnaia. Fabio ha festeggiato il secondo posto di Austin (proprio davanti al Ducatista) come una vittoria e aveva tutti i motivi per farlo. Dopo due vittorie di Bagnaia seguite dalla terza pole position consecutiva, un errore in gara da parte di Quartararo avrebbe potuto rimettere in discussione la lotta al titolo. Invece il francese non ha fatto calcoli, ha corso al meglio delle sue possibilità e adesso gli basterà gestire il vantaggio. Per vincere il titolo al GP dell’Emilia Romagna, a Quartararo basterebbe quindi arrivare davanti a Bagnaia. Può anche permettersi di arrivargli dietro (di una posizione) a patto che Pecco non vada oltre al 5° posto.
Comunque vada, andrà bene
A contendere il mondiale ai favoriti stavolta sono due italiani. L’impresa è ardua e, soprattutto, sia Acosta che Quartararo hanno dimostrato (a dirlo è stato anche Gigi Dall’Igna) di meritare in pieno il titolo. Per entrambi sarebbe il primo, per entrambi è meritato. Per lo spettacolo sarebbe bello vederli arrivare a Valencia senza aver alzato la coppa, così come per entrambi - considerando che a Misano Valentino Rossi correrà la sua ultima gara in Italia - il giorno del titolo verrebbe celebrato con più attenzione a Portimaõ. L’unica opzione di Pecco e Dennis è quella di attaccare, correre sempre alla perfezione e cercare il massimo risultato. Ma sopratttuto, crederci. Perché arrivare lassù, a giocarsi un titolo nel mondiale, è qualcosa che capita raramente anche ai più bravi. Conviene godersi la vista dall'alto.