Trentuno cadute in tre soli fine settimana di gara. Non sono poche, ma ci sono stati anni peggiori, con il 2021 che, però, ha già fatto segnare un brutto infortunio: quello capitato a Jorge Martin. L’esordiente del Team Ducati Pramac, come è noto, dovrà saltare sia il GP di Spagna sia quello di Francia e tornerà, verosimilmente, al Mugello, in occasione del GP d’Italia. “In totale – si legge su motogp.com - l'incidente di Martin è durato 5,2 secondi e questo lo rende uno degli incidenti più lunghi nella memoria recente: l'incidente di Marc Marquez al Gran Premio di Spagna nel 2020 era durato 3,5 secondi. In totale, Martin ha subito sette diversi picchi di impatto registrati a oltre 20G con l'impatto più pesante registrato a oltre 26G”.
Se Jorge Martin è quello che ha pagato le conseguenze maggiori di una caduta, non spetta però a nessuno degli esordienti il primato di aver più volte incontrato la ghiaia in questi primi tre gran premi della stagione. A contendersi il gradino più alto dello speciale podio, infatti, sono il compagno di squadra di Martin, Johann Zarco e Alex Marquez. Sia il francese della Ducati che lo spagnolo della Honda sono caduti per ben quattro volte a testa, fortunatamente senza particolari conseguenze fisiche. Seguono con tre cadute a testa Takaaki Nakagami, Pol Espargarò e Jack Miller, mentre fermi a zero ci sono ben otto piloti: Francesco Bagnaia, Brad Binder, Marc Marquez, Joan Mir, Franco Morbidelli, Fabio Quartararo, Lorenzo Savadori e Maverick Vinales, mai a terra neanche in un turno di prove.
Numeri e statistiche che, almeno a leggere i nomi, potrebbero dirla lunga sulla piega che prenderà la stagione, con un dato che salta particolarmente all’occhio e che riguarda la Honda: ben undici delle trentuno cadute, quindi più di un terzo, sono dei piloti dell’Ala Dorata. Lo stesso numero di Ducati, sia inteso, con il marchio italiano che, però, porta in pista sei piloti e non quattro. Questo significa che, escludendo Bradl e considerato che Marc Marquez è fermo a zero, Honda ha fatto registrare ben dieci incontri ravvicinati con la ghiaia in soli tre appuntamenti mondiali ai suoi piloti. Un dato, questo, che lo stesso Marc Marquez ha sottolineato in una recente intervista rilasciata ad AS: “Troppe cadute, c’è qualcosa in questa moto che non mi convince pienamente e dobbiamo capire cosa: Alex, Taka e Pol sono caduti troppe volte e non sempre a causa di errori del pilota”.