Avete mai visto uno sciatore in sella a una moto? Noi sì. Stiamo parlando della medaglia d’Argento ai Mondiali di Cortina 2021 Luca De Aliprandini che da anni, accanto allo sci, ha una vera e autentica passione per il motocross. Così forte da aver allestito il garage come una vera officina e aver partecipato numerose gare Nazionali senior con discreti risultati: “Sono due sport che si assomigliano molto soprattutto per l’uso delle gambe e del busto. È necessario spostarsi per lavorare bene: quindi la parte alta del busto deve andare verso l’esterno, come sugli sci, e il carico deve andare sul piede esterno” ha detto in un'intervista rilasciata al magazine Sciaremag.
Specialista nello Slalom gigante, l’atleta del Team Salomon è riuscito a superare i propri limiti e fare sempre meglio trovandosi ad alti livelli anche per quanto riguarda le moto. Soprattutto grazie alla sua passione che spesso è la marcia che porta a conseguire obiettivi, spesso considerati soltanto dei sogni nel cassetto: “Da piccolo avevo sempre le mani nei motori, elaboravo spesso le mie vespe. A 19 anni mi sono comprato la mia prima moto da cross e, ora, sono quasi 10 anni che lo pratico regolarmente come allenamento”. È così che Luca De Aliprandini dopo una lunga stagione invernale ricca di grandi soddisfazioni, culminata con la medaglia d’argento a Cortina, ha continuato i suoi allenamenti in estate. Solo che al posto degli sci, era in sella a una moto: “In questo periodo dell’anno riesco ad andare in pista più o meno due volte alla settimana, per un totale di 50-60 ore”.
Sono tanti i punti i comuni tra il mondo degli sci e quello del motocross. Adrenalina, tecnica millimetrica e ricerca costante della massima velocità. Prima su tutti, però, la concentrazione. Il saper dominare la stanchezza fisica e mentale, concentrare le proprie energia negli ultimi metri: “In una gara di sci negli ultimi 15-20 secondi di manche è fondamentale essere lucidi per riuscire a dare il massimo fino al traguardo, questo vale assolutamente anche per il motocross, in cui le manche durano spesso anche oltre la mezz’ora. La sfida qui è riuscire a essere concentrato fino alla fine, e spesso proprio negli ultimi giri riesco a fare i miei migliori passaggi, proprio quando sono più stanco”.
Ma la passione per questa “combo” vede anche tantissimi altri atleti, in primis Marcel Hirscher. Una bella occasione per un confronto, ovviamente in amicizia: “È un malato come me, volevamo infatti organizzare un’uscita in motocross se fosse venuto qui a Riva del Garda. Però sarà dura per lui la sfida in motocross, sugli sci mi avrà battuto un po’ di volte ma in moto è molto difficile che mi stia davanti”.