Con l’arrivo di febbraio scatta anche il conto alla rovescia alla nuova stagione di Formula 1, con le attese presentazioni delle nuove monoposto e i primi test invernali pre stagionali. Per scoprire come sarà la nuova, chiacchieratissima, Ferrari guidata da Charles Leclerc e Carlos Sainz, bisognerà attendere ancora un paio di settimane, con la presentazione fissata per il 17 febbraio.
Ad oggi, l’unica cosa nota è il suo nome: F1-75, in ricordo della prima auto prodotta nella fabbrica di Maranello nell'ormai lontano 1947, 75 anni fa.
Le aspettative attorno a questa nuova produzione sono altissime da parte dei tifosi ma come ben sappiamo, il team principal Mattia Binotto di recente ha messo le mani avanti riducendo le speranze iridate a soltanto qualche vittoria di gara e rimandando il colpaccio a un futuro ancora non ben definito. Strategia? O semplicemente presa di coscienza?
Per scoprirlo dovremo aspettare. Intanto, il mondiale al via in Bahrain, il prossimo 20 marzo, sarà anche l'occasione per toccare con mano le novità regolamentari, a partire dal ritorno delle vetture ad effetto suolo, riproposte con l’augurio di assistere a duelli ravvicinati.
A questo proposito, intervistato da La Gazzetta dello Sport, il figlio di patron Enzo, Piero Ferrari, ha espresso qualche perplessità. "Agli amici che mi chiedono di spiegare loro che cosa sia cambiato nel regolamento dico che è come a Masterchef. Ci hanno dato gli ingredienti. Poi qualcuno cucinerà un piatto buonissimo, altri meno", ha affermato.
Come succede da tempo in F1 anche questo ennesimo ritocco alle regole sa di aggiunta di astrusità. "Sono state completamente riscritte. Le ho lette e ho fatto davvero fatica a comprenderle", ha confidato confuso l’imprenditore.
Infine su ciò che potrebbe regalarci la Ferrari 2022 in termini di prestazioni, il 76enne ha glissato, chissà, forse per scaramanzia o per brutale consapevolezza: "Ho visto il modello in galleria del vento. Che cosa mi ha colpito? Aspettiamo il 17 per parlarne".