Valentino Rossi parla del suo possibile passaggio in Formula 1, facendo capire di esserci andato molto vicino e svelando retroscena degni di nota.
“Stefano Domenicali della Ferrari – dice il Dottore in un colloquio con il giornalista americano Graham Bersinger – mi chiamò e mi disse «perché non provi la macchina»? C’è un tracciato a Fiorano dove provano la Formula 1. […] Ho detto ok. Organizziamo la cosa. Arriviamo in gran segreto il giorno prima, perché dovevamo cercare di mantenere la cosa riservata, ma alla fine non è stato proprio un segreto”.
Lui e l’amico di sempre hanno dormito all’interno del tracciato. “Eravamo da soli nell’ufficio di Enzo Ferrari – racconta Rossi – io e Uccio. È stato un momento indimenticabile”.
Il sogno che Valentino aveva da bambino era correre in Formula 1 e Bernie Ecclestone disse che lo volevano. Quanto si è andati vicino a che accadesse davvero? “C’ero molto vicino. Alla fine del 2006 ho fatto un test. Un vero test, assieme a veri piloti a Valencia. Fu un buon test, andai abbastanza forte, ma mi ricordo che quando tornammo a casa sull’aereo decisi di rimanere in MotoGp. […] Il piano non era di andare direttamente in Ferrari, ma di partire con una piccola scuderia, per fare esperienza, dopodiché se mi fossi dimostrato sufficientemente veloce sarei passato alla Ferrari. Ma c’erano molti punti di domanda. Mi trovavo abbastanza bene con la macchina e non ero così male, ma volevo continuare a gareggiare in MotoGp, così dissi di no e andai avanti con le moto, ma non fu facile. Avevo un sacco di pressione dal mio entourage che mi diceva di passare alle auto, di andare con la Ferrari, perché sarebbe stato qualcosa di grande. Tutti quelli a cui chiedevo consiglio mi dicevano che dovevo andare in Formula 1, anche mia madre per esempio. […] Però alle fine la decisione spettava a me e dentro me credevo di dover restare in MotoGp”.
Alla fine comunque Rossi ha deciso di passare alle auto, anche se non in Formula 1.