La F1 si avvicina alla nuova stagione di Formula 1, con gli attesissimi test invernali a Barcellona e in Bahrain, mentre continua a cercare soluzioni per aumentare l'affidabilità della direzione di gara dopo i fatti di Abu Dhabi 2021. Oltre alle decisioni che andranno a modificare l'assetto strategico e logistico della direzione di gara però, intorno al circus, cresce l'attesa sui possibili scenari che si andranno a creare in pista, con le monoposto rivoluzionarie del 2022 che potrebbero sorprendere o deludere i tifosi di tutto il mondo.
Tra le auto più chiacchierate c'è, senza dubbio, la Ferrari con cui Charles Leclerc e Carlos Sainz prenderanno parte al mondiale 2022, grande speranza di tutti i tifosi di Maranello che, dopo anni di grandi delusioni, hanno riposto tutte le aspettative sul nuovo progetto, sperando che il cambio di regolamento di quest'anno aiuti la casa del Cavallino.
Ma la Ferrari può fare davvero paura agli avversari? Un primo indizio del lavoro fatto a Maranello arriverebbe dal blocco della FIA nei test a Fiorano della Rossa, che ha costretto gli uomini della scuderia italiana a sostituire la monoposto dello scorso anno, individuata come scelta migliore per i test privati, con la vettura del 2018. Una "soffiata" arrivata alla FIA da una scuderia avversaria, secondo molte indiscrezioni "una squadra motorizzata Mercedes".
Il secondo segnale positivo arriva direttamente da casa Red Bull dove il direttore sportivo della Red Bull, Jonathan Wheatley, ospite del podcast The Jack Threlfall Show, ha dichiarato: "È molto difficile prevedere quali saranno i rapporti di forza nel 2022, ci si può basare soltanto sui propri dati in relazione a quelli della passata stagione. Sui rivali filtrano delle informazioni, ma non si può mai sapere quanto siano vere o se siano volte soltanto a spaventare la concorrenza. La Ferrari è allo stesso tempo la grande incognita e la grande minaccia del 2022. Già a fine 2021 abbiamo potuto verificare quanto fossero performanti, almeno a livello di power unit, ed in generale la SF21 era per distacco la terza vettura più veloce in pista. In più, non sapevamo come avrebbero lavorato insieme Charles Leclerc e Carlos Sainz, ma fino ad ora sembra che abbiano trovato una buona chimica".