Il pilota della McLaren Daniel Ricciardo vincitore dell'ultimo Gran Premio d’Italia, ha parlato di quanto successo proprio durante l’ultima gara corsa a Monza, prendendo apparentemente le difese dell’ex compagno di squadra Max Verstappen.
In molti hanno criticato il comportamento del giovane olandese poiché, dopo l'impatto, una volta sceso dalla sua monoposto Verstappen si è diretto ai box senza accertarsi che Hamilton stesse bene.
Esistono due chiavi di lettura per interpretare la vicenda: se il pilota della Red Bull scendendo dalla vettura avesse visto il numero 44 della Mercedes in difficoltà e se ne fosse andato allora sarebbe criticabile, ma se Max con lo sguardo avesse visto Lewis muoversi per uscire autonomamente dalla vettura allora vista anche la rivalità tra i due sarebbe stato accettabile e normale dirigersi verso i box, considerando anche che rimanere in pista dopo un’incidente può comportare dei rischi per la propria sicurezza.
Di questo secondo parere pare essere Daniel Ricciardo, che ben conosce Max, essendo i due stati per anni compagni di squadra in Red Bull fino al passaggio dell’australiano in Renault nel 2019.
Il pilota della McLaren ha parlato di quanto accaduto nell’episodio del podcast Pardon my Take: “Conosco Max, siamo stati compagni di squadra per alcuni anni, e lui è fatto così. È un pilota che dà tutto in pista. Credo che forse aveva ancora un po’ di rabbia e frustrazione da Silverstone. Forse è per questo che se n’è andato. L’ho visto uscire dalla vettura ma fermarsi poco più avanti, penso dove Lewis stava cercando di fare retromarcia e uscire dalla ghiaia. Forse Max l’ha visto e ha pensato «Ok, Lewis sta bene»”. E ancora: “Se facessimo un incidente e sapessimo che l’altro pilota fosse ferito, sono sicuro al cento per cento che tutti noi cercheremmo di aiutare, non volteremmo le spalle. Per quanto riguarda l’incidente in sé, non penso che l’azione di Max sia stata stupida, ha visto un’opportunità e se l’è giocata, anche se non è andata bene”.