Danilo Petrucci e il Barni Spark Racing Team tracciano un bilancio dopo le prime due giornate di test Superbike. Il pilota è soddisfatto dell’esordio, ma la strada sembra essere ancora lunga. Dopo aver fatto 54 giri a Jerez, Petrucci ha voluto sottolineare che ha bisogno di tempo per raggiungere il livello ottimale: “Abbiamo provato un po’ di cose per cercare di migliorare un po’ il grip. Mi manca ancora un po’ di confidenza con moto e gomme. Ieri quando si girava in 40 andavo bene, però per girare in 39 le cose cambiano. Sono contento del passo, però devo migliorare il giro secco“.
Essenziale, secondo il pilota, è il time attack, anche senza le nuove gomme Pirelli SCQ disponibili solo per i team ufficiali: “Per me non aveva senso averle. Voglio prima mettermi a posto con la squadra, la moto e le altre gomme. Comunque sono contento del ritmo, che è abbastanza costante. Voglio prima prendere la giusta confidenza con la moto, poi il tempo viene da solo. Oggi quando provavo a farlo non veniva e quando non ci provavo, invece, veniva. Questo è un problema“. Petrucci si è detto “molto felice” della presenza dei tecnici Ducati nel box del Barni Spark Racing: “Con Ducati abbiamo un buonissimo rapporto, conosco quasi tutti i tecnici. Con Giovanni Crupi avevo già lavorato nel 2011, sempre con Barni, e anche lo scorso anno in America”.
Per Danilo Petrucci debuttante in Superbike è un cerchio che si chiude: era partito proprio da lì, dopo aver corso da bambino in motocross ed esser poi passato al MotoGP, alla Dakar e al campionato Superbike americano, per arrivare infine a prendere confidenza con la griglia Superbike di oggi, sui cui piloti ha dichiarato: “I primi tre hanno confermato di avere qualcosa in più, sono veramente forti. Anche Rinaldi ha fatto dei bei run. Possiamo stare nei primi cinque, però è presto. Devo capire un po’ di cose, non ho ancora chiara la situazione per andare forte. Ci vuole un altro test“.