C’è anche Danilo Petrucci in top five a poche ore dalla fine della prima giornata di test della Superbike a Jerez. Una giornata che ha fatto registrare qualche assenza in pista, come quella del più volte iridato Rea e delle Kawasaki, ma che ha comunque fornito i primi interessanti spunti alla vigilia del via del mondiale. Occhi puntati, manco a dirlo, sulla Ducati campione del mondo di Alvaro Bautista, che ha subito bagarrato a suon di tempi con la Yamaha di Toprak Ratzgatlioglu.
Ma occhi puntati, soprattutto, sull’esordiente più atteso: Danilo Petrucci. Ieri il pilota di Terni ha presentato la livrea della Panigale V4R del Team Barni, la sua nuova tuta e le grafiche del nuovo casco e oggi non s’è fatto scappare l’occasione di lanciarsi definitivamente nella nuova avventura in Superbike. Petrucci ha dovuto accontentarsi, però, della Panigale V4 del 2022, non potendo ancora contare sulla versione 2023, visto che il nuovo scarico sarà fornito al team Barni solo dai prossimi appuntamenti. Nonostante questo, comunque, per Petrucci la prima mezza giornata in pista si è conclusa con un quinto tempo che gli addetti ai lavori non faticano a definire esaltanti, anche perché, appunto, ottenuto con una moto che a detta di tutti avrebbe potuto risentire particolarmente del peso del pilota. Un problema, questo, che dovrebbe essere definitivamente superato quando anche Petrucci potrà contare sulla Panigale V4 2023 e sul nuovo scarico, che consentirà anche una guida più fluida e meno nervosa, offrendo maggiore spinta ai bassi regimi e in uscita di curva.
“Sono felice di cominciare questa stagione in Superbike – aveva detto ieri Petrucci parlando con la stampa presente a Jerez - mi sento in forma, scalpito dalla voglia di correre e con tutta la squadra partiamo con una gran voglia di fare bene". Le premesse, anche dopo i primi riferimenti del cronometro, sembrano quelle giuste e l’impressione è che il pilota di Terni, soprattutto e potrà contare sul pieno supporto di Ducati, potrà effettivamente dire la sua anche in Superbike, dopo aver praticamente corso in tutte le categorie della velocità con moto di serie e essere arrivato in MotoGP conquistando anche 2 vittorie al Mugello e a Le Mans con Ducati prima della Dakar con KTM, in cui ha vinto anche una tappa, e dell’esperienza dello scorso anno nell’AMA Superbike, chiusa al secondo posto della classifica generale.