Dopo i Marquez e gli Espargarò, il 2022 ci regalerà i Binder. I due fratelli sudafricani correranno entrambi in MotoGP. Se per Brad si tratterà della terza campagna nella classe regina con i colori della KTM, per Darryn sarà un debutto di fuoco provenendo direttamente dalla Moto3, categoria in cui militava dal 2015. “Un passaggio del genere è una sfida enorme. Se dovessi dargli un consiglio gli direi di prendersi tutto il tempo necessario per crescere con calma. Dovrà dimenticarsi del vecchio modo di guidare e adattarsi alle novità”, ha affermato a Speedweek Brad Binder.
Conscio che il percorso da affrontare sarà intricato, il fratello ha sposato in pieno il consiglio: “Durante l’inverno ho provato a guidare una R1 per cominciare a prendere confidenza con una moto più pesante, ma purtroppo la potenza è differente. La MotoGP è molto più difficile, di conseguenza dovrò fare le cose tappa per tappa ascoltando il mio corpo”.
Maggior peso e propulsione, significa anche più fatica fisica. “Avrei voluto fare un centinaio di giri al giorno, ma non è stato possibile”, ha proseguito Darryn, settimo in classifica nella Moto3 2021. “Dopo qualche giorno di pausa tornerò in sella per fare un altro po’ di esperienza”.
Analizzando gli aspetti più complessi di questa avventura per lui inedita, il 24enne ha identificato le modifiche nello stile di guida. “Con queste moto se agisci in maniera troppo aggressiva sul gas la ruota comincia a derapare e si perde tempo”, ha spiegato illustrando quali saranno i suoi prossimi passi per prendere in mano la M1. “Dovrò imparare a spremere il suo potenziale e capire quando alzarla e quando piegarmi”.
Chi è fiducioso che al giovane Darryn basterà solo un po’ d’impegno per raggiungere l’obiettivo è il Team Manager Wilco Zeelenberg. “Ha una mentalità forte e non si arrabbia. Siamo certi che assieme saremo in grado di costruirgli un futuro nella MotoGP”, ha detto il dirigente olandese.