Una vittoria inattesa quella di Esteban Ocon ieri nel GP di Ungheria, giro di boa della Formula 1 prima della pausa estiva. La prima per il pilota francese, su scuderia francese, che rompe il digiuno della ex-Renault e regala un sogno alla scuderia.
Un successo che si unisce a quello di Fernando Alonso, quarto (dopo la squalifica di Vettel) ma votato miglior pilota di giornata grazie allo spettacolare scontro con Lewis Hamilton che - nel weekend del 40esimo compleanno dello spagnolo - ha ricordato a tutti (giovani piloti compresi) come battaglia in gara un vero leone del paddock.
Un fine settimana da incorniciare per la scuderia Alpine che trova il successo nel delirio ungherese durante la prima stagione di Davide Brivio, Racing Director del team passato in Formula 1 nel 2021 dopo aver lasciato la MotoGP a fine 2020.
L'uomo dei sogni in Suzuki, dove è riuscito nell'impresa di conquistare il titolo con Joan Mir e uomo dei sogni oggi in Alpine, parte fondamentale del processo di crescita della scuderia francese.
Brivio, intervistato ai microfoni di Sky Sport F1 Italia, ha parlato di tanta fortuna - senza la quale sperare in una vittoria sarebbe stato impossibile - ma anche di un lavoro di costanza e convinzione: "La situazione è stata particolare, abbiamo sfruttato al meglio la situazione che si è venuta a creare. Esteban è stato bravissimo, ha avuto una gestione perfetta. Fernando riesce a stupirci ogni gara, il duello con Hamilton è stato molto bello. Per noi è una super giornata, siamo stati fortunati ma bravi allo stesso tempo. Il passo gara era ottimo e la qualifica è andata bene. Siamo cresciuti nel corso del weekend, insomma una giornata storica per tutti noi!".
E allora Brivio, che si auto definisce un po' il portafortuna delle squadre in cui si trova a lavorare, potrà concedersi una pausa estiva particolarmente felice, pronto a ripartire dal GP di Spa con rinnovata autostima.
Che sia quindi lui davvero il tocco segreto che oggi rimpiange Suzuki? Ma soprattutto: qual è il suo effettivo ruolo in Formula 1? A spiegarlo, a inizio campionato, era stato lo stesso Brivio: "Il ruolo di Racing Director comprende la gestione dei piloti ma non solo. Mi occupo del management della scuderia e con Laurent e Marcin ho la responsabilità di gestire le operazioni della scuderia. Il punto sarà fare i piani per il futuro: decidere dove vogliamo andare, suddividere le diverse funzioni e i diversi ruoli. Quello sarà anche il momento per prendere decisioni e fare strategie: è qui che la direzione deve essere preparata".
Un'impresa resa possibile dalla fiducia del presidente Renault Luca De Meo, che lo ha voluto e accolto nonostante una carriera molto lontana da quella della F1: "Mi ha detto che aveva bisogno di uno come me, io ho comunque messo le mani avanti e gli ho detto di non conoscere la Formula 1".