Se c’è qualcosa che Pecco Bagnaia ha saputo dimostrare in Austria, dove si è portato a casa la pole position prima e 37 punti poi è che questo è il suo momento, la sua epoca. Accostarlo ai più grandi di questo sport non stona più, eppure questa situazione non dureranno per sempre: con tutte le probabilità presto sarà lui, Pecco, il metro di paragone. Per come vince, per dove stacca e come lo fa, con la moto leggermente di traverso, per come organizza il suo weekend di gara.
Così, quando Davide Tardozzi scomoda Casey Stoner in una chiacchierata con il giornalista spagnolo Mela Chercoles per il quotidiano AS, non c’è niente da obiettare: “Stoner e Bagnaia sono due piloti diversi, ma hanno lo stesso atteggiamento mentale”, ha raccontato il Team Manager della Ducati rossa. “Penso che Pecco stia ancora crescendo. Il grande salto lo ha già fatto vincendo il mondiale l’anno scorso, ma ha fatto un salto ancora più grande quest'anno, dopo le due cadute in Argentina e ad Austin. È un ragazzo intelligente, ha parlato molto con la squadra e quello che è successo gli ha fatto fare un altro passo in avanti. Adesso ha la mentalità giusta”. Poi ha continuato: “Pecco ha la mentalità vincente che aveva Stoner. Molti hanno detto che si era accontentato del secondo posto a Silverstone, ma non è vero. Lì ha dato il massimo, la verità è che l’Aprilia era più veloce e aveva più trazione. Ma anche lì ha dato tutto".
Infine, Tardozzi ha spiegato di come Bagnaia riesca a fare la differenza anche (e soprattutto) con la squadra: “Pecco diventerà uno dei grandi. In questo momento sta dimostrando che sta crescendo, ma il campionato non è ancora finito perché 62 punti non sono niente con tutto quello che ci aspetta e considerando che ogni fine settimana ci sono 37 punti in palio. La cosa più bella è che ha capito come lavorare per vincere: il venerdì si concentra solo sulla moto, non sui tempi. La sua qualità più grande è che sa descrivere i problemi agli ingegneri molto, molto bene. Trasmette esattamente cosa fa la moto. Tutti i piloti dicono cosa fa la moto, ma lui descrive perfettamente il problema e gli ingegneri dicono che è come se fossero sulla moto quando Pecco parla. Con lui capiscono perfettamente qual è il problema”. E, aggiungiamo, lo risolvono alla svelta.