“Tenia ganas de cagar!” – E’ spagnolo e sia perdonato il francesismo! La frase è di Pedro Acosta e l’ha detta appena pochi secondi dopo aver tagliato il traguardo del GP di Germania di Moto2 in seconda posizione. Una corsa in cui Acosta ha dovuto lottare con un avversario in più: la cacca. Sì, proprio così, Pedro Acosta ha dovuto trattenerla per tutto il tempo: ginocchio a terra e chiappe strette. Non dev’essere stato facile e, francamente, ci fa pure un bel po’ ridere.
Un po’ per la situazione, ma soprattutto perché quella frase buttata lì così - mentre gli altri dicono banalità sulla squadra, su ringraziamenti, sulle famiglie che li hanno aiutati e bla bla bla – ci ha ricordato tanto il primo Valentino Rossi. Uno che la buttava subito a ridere e che non ci pensava neanche un secondo a cosa sarebbe stato opportuno dire o non dire. Roba, insomma, da piloti d’altri tempi. Quelli che adesso mancano come l’aria. “Ho passato tutta la notte a vedere una gara al Sachsenring di Binder, che qui aveva fatto benissimo quando aveva solo 14 anni – ha raccontato Acosta – Sapevo che avrei potuto fare bene, ma quando mi sono svegliato questa mattina non stavo benissimo. So che è brutto da dire, ma per tutto il tempo della gara tenia ganas de cagar (non fatecelo tradurre, please) e questo ha reso tutto molto più difficile per me. Non è stato facile e alla fine sono contento così”.
Che non sia stato facile possiamo immaginarlo. Su come, poi, possa aver risolto, invece, vorremmo evitare di immaginarlo. Quello che è certo, invece, è che se Valentino Rossi e i “vecchi motociclisti” tutto gas e guasconeria hanno un erede, quell’erede è proprio Pedro Acosta. Scanzonato oltre ogni limite, senza la benchè minima percezione della diplomazia e veloce come ce ne sono pochi. Magari per le corse in moto c'è davvero una speranza, anche col rischio di doverci appellare alle botte di colite!