C'è grande attesa per vedere quello che faranno Max Verstappen e la Red Bull in Brasile non tanto in pista quanto fuori.
Dopo il bando imposto dal team campione del mondo che ha impedito a tutti di rilasciare interviste a Sky Sports, sembra che la situazione tornerà nella norma. Tutto è nato dopo che l’opinionista di Sky UK, Ted Kravitz, aveva definito "rubato" il mondiale vinto da Verstappen nel 2021 ai danni di Lewis Hamilton in seguito al verdetto della FIA sullo sforamento del budget cap da parte della Red Bull.
Per risolvere la situazione, secondo quanto riportato dal Daily Mail, sarebbero intervenuti direttamente i pezzi grossi: il capo di Sky Sports, Billy McGinty, si recherà oggi in visita presso il quartier generale della Red Bull a Milton Keynes nel tentativo di ridurre le tensioni tra le due società. Christian Horner già dopo la trasferta di Città del Messico aveva confermato che la squadra avrebbe ripreso regolarmente a rilasciare interviste con il colosso britannico dal weekend di Interlagos.
Red Bull intanto ha lanciato l'allarme in tema di Budget cap. No, non è uno scherzo. Il team campione del mondo, sanzionato per aver sforato il tetto, per bocca di Helmut Marko e Chris Horner ha spiegato che potrebbe essere solo l'inizio e il prossimo anno potrebbero essere sei le scuderie non in regola.
"Il pericolo per il 2022 è che ci possano essere sei squadre che non rispettano il tetto. I prezzi dell’energia sono stati esponenziali. C’è la possibilità che il tetto sia violato da diversi team, molti dei quali lo hanno dichiarato durante le riunioni della F1 Commission (tramite il loro rappresentante, nda)".
"Non credo che nel 2022 sforeremo il tetto, ma queste penalità costituiscono un precedente per il futuro. Se si ottiene il 10% di taglio delle ore in galleria e al simulatore per una violazione dello 0,37% (percentuale valida se il credito d’imposta fosse stato applicato correttamente, quella riscontrata dalla FIA è del 1,6%, nda), quale sarà la pena per aver sforato del 5%?“, si è chiesto Horner.