Non capita spesso, ma quando i piloti arrivano ai test di Valencia con il vestito nuovo è un bel momento per tutti. Mentre Joan Mir, Jack Miller, Alex Marquez e altri hanno utilizzato tuta e casco disegnati per i test e moto nere, Enea Bastianini si è presentato nel team ufficiale Ducati con la tuta rossa e la scritta Bestia sul cupolino. Ufficiale e definitivo.
Ma come è andato il test? Enea ha chiuso con un decimo tempo ed è tra i pochi piloti ad essere caduti (ma solo a fine giornata) dopo diverse comparative che gli hanno regalato un po’ di tranquillità per il 2023: “Sono molto contento del mio primo giorno nel team ufficiale, è stato fantastico”, ha raccontato Enea. “Soltanto nell’ultimo run sono caduto ed è finita un po’ presto, ma va bene così: stiamo iniziando con una buona atmosfera e abbiamo fatto un buon lavoro. Ho una nuova squadra, questo test è stato importante anche per l’anno prossimo. Ho provato alcune nuove componenti sulla moto, qualcosa va meglio e qualcosa meno, ma dobbiamo capire anche come va nelle altre piste. Valencia è strana ed è difficile farsi un’idea precisa, però sono contento del mio feeling con la moto. L’aerodinamica? Bene, leggermente diversa. Alla fine la moto mi piace, anche se è molto vicina a quella che guidavo l’anno scorso. Questa forse è un po’ più stabile e mi permette di spingere di più”.
Le novità, per Enea, non si fermano alla moto: al suo fianco in veste di capotecnico, al posto di Alberto ‘Pigiamino’ Giribuola, trova Marco Rigamonti, tornato al team ufficiale (dove aveva lavorato a fianco di Andrea Iannone) dopo il periodo in Pramac con Johann Zarco. Bestia si è poi scelto un assistente personale, Marco Carancini: Ducati offre questa possibilità ai suoi piloti e, dove Pecco Bagnaia ha scelto la sorella Carola, Enea ha deciso di portare con sé lo storico meccanico della Gresini Racing, che oltre ad avere una grande esperienza nelle corse è bravissimo a stemperare la tensione. Enea, d’altronde, l’aveva detto giusto una settimana fa: “Nel team ufficiale voglio portare un po’ della leggerezza di Gresini”. Leggerezza che anche in Ducati non gli hanno fatto mancare: nel retrobox del Team Lenovo è infatti apparso un cartello con vari divieti, tra cui quello d’ingresso per Carlo Pernat. Lui manco a dirlo ci si è fatto una foto ed è entrato nel box. In Ducati scherzano, ma sanno anche che andare d’accordo con il manager genovese non sarà sempre facilissimo.