Marc Marquez vince il Gran Premio delle Americhe ad Austin come se niente fosse cambiato. Primo alla prima curva e primo sotto la bandiera a scacchi, rifilando quasi cinque secondi al secondo. Le pessime condizioni della pista non l’hanno fermato, il dolore al braccio nemmeno ed ora le vittorie al COTA di Austin sono a quota sette. La notizia però è il secondo posto di Fabio Quartararo, bravissimo a resistere agli attacchi di Jorge Martin prima e ad allungare poi. Il francese ha dimostrato ancora una volta di essere in grado di ottenere il meglio da ogni situazione e ha festeggiato come se avesse vinto il titolo. Sgasate alla moto - tutt’altra roba rispetto a quelle di Maverick Vinales - e una gioia difficile da tenere a bada. Il francese, in effetti, il titolo lo ha praticamente vinto. Pecco Bagnaia ha portato a casa un terzo posto più che dignitoso, anche lui come il rivale prendendo il meglio da una situazione scomoda. L’unica regola per tenere aperta la lotta al titolo però, era arrivare davanti al rivale. Austin doveva essere un crocevia per il mondiale e così è stato, perché con 52 punti di distacco e tre gare rimaste il titolo è (più che meritatamente) in mano a Fabio Quartararo. L’ufficialità, a questo proposito, potrebbe arrivare già a Misano il prossimo 24 ottobre: al ‘Diablo’ basterà, semplificando, arrivare davanti a Bagnaia.
Se il 2021 è finito quindi, non si può dire lo stesso dello spettacolo che ci aspetta nei prossimi anni. Valentino Rossi lascerà a fine anno e per molti il motomondiale diventerà uno sport come altri, ma per chi rimarrà a vedere ci sarà più di un motivo per farlo. La Ducati va fortissimo, Bagnaia è pronto. E poi c'è Fabio Quartararo che, probabilmente, correrà da campione per difendere il titolo (anche) contro Marc Marquez. Se a questo ci aggiungiamo le Suzuki - che potranno contare su di un motore del tutto nuovo - e piloti come Jorge Martin, Enea Bastianini e Franco Morbidelli, sarà quasi un ritorno al vecchio decennio. Ed è un attimo pensare ai fantastici quattro della MotoGP (Rossi, Lorenzo, Stoner e Pedrosa) ogni maledetta domenica a tirare fuori il meglio l'uno dall'altro.