image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Sport

Dj Ringo: “Milan, altro che Champions,
pensa al campionato”. E ci spiega
la sua passionaccia rossonera,
come quella volta che...

  • di Nicola Sellitti Nicola Sellitti

16 maggio 2023

Dj Ringo: “Milan, altro che Champions, pensa al campionato”. E ci spiega la sua passionaccia rossonera, come quella volta che...
A San Siro stasera soffia il vento della storia. Lo sanno bene Milan e Inter che nell’Euroderby si giocano l’accesso alla finale di Champions, diversi milioni di euro, ma soprattutto un posto negli annali. Dopo il 2-0 dell’andata i rossoneri partono sfavoriti, anche se tutto è ancora possibile. Ma un tifoso caldissimo come Dj Ringo ci spiega che la squadra di Pioli deve prima pensare al campionato: “Ci sono giovani che vanno aspettati, è l’unica politica per non ricoprirsi di debiti”. E ci ricorda com’è nato il suo amore per questi colori: dal ritorno di Rivera a Linate negli anni ‘’70 con la Coppa al trio meraviglia degli olandesi anni ‘90, fino alle magie più recenti di Kakà, Sheva e Ibra. Senza dimenticare le follie per seguire la squadra in trasferta…

di Nicola Sellitti Nicola Sellitti

Cento minuti mal contati per dare un volto alla stagione con la finalissima di Champions League. La gara di questa sera a San Siro rappresenta uno di quei treni che passano poche volte: c’è l’imbucata per giocarsi la Coppa a Istanbul, una specie di "Gronchi rosa" per il calcio italiano che non vince da 13 anni, dall’Inter di José Mourinho che mise a segno il Triplete. Da allora, sono state portate a casa soltanto paio di finali, grazie alla Juventus di Max Allegri. Dj Ringo, storico tifoso rossonero, si era augurato un Milan “punk rock” nella doppia sfida con i nerazzurri. A poche ore dal derby, con il vantaggio accumulato dall’Inter nella partita d’andata, il popolare direttore artistico di Virgin Radio indirizza i suoi pensieri al campionato.

Dj Ringo con Teo Teocoli
Dj Ringo con Teo Teocoli

Il Milan è al bivio della stagione?
Direi proprio di no, la Champions League in questo momento viene dopo per me, mi rendo conto di essere impopolare ma è più importante vincere un paio di partite in fila in campionato per riavvicinarci al quarto posto. Restare senza Champions nella prossima stagione sarebbe davvero pesante da sopportare, i punti in campionato a disposizione sono pochi, abbiamo ancora qualche cartuccia da giocare, anche se la nostra rosa non si è mostrata all’altezza, ci sono giovani come De Keteleare che vanno aspettati, è l’unica politica da seguire ora per non ricoprirsi di debiti.

Come si è accesa la tua passione rossonera?
È avvenuto per induzione familiare. I miei genitori erano tifosissimi del Milan, ammiratori di Nereo Rocco, ma in famiglia c’era anche un nonno interista. Da ragazzino andavo a San Siro, da dietro la porta ero impressionato dal “Ragno Nero”, Carlo Cudicini. Chiedevo a mia madre chi fosse quel gigante. Ne rimasi impressionato.

Si avverte grande nostalgia per quei tempi. 
Sono ricordi dolci, il Milan negli anni ‘70 è stato il Trap, poi Schnellinger e ovviamente Rivera: andai all’aeroporto di Linate a gustarmi la discesa di Rivera con la Coppa dei Campioni dopo il successo sull’Ajax, ero sempre a San Siro per il discorso di Rivera. Sono stati grandi anni, prima della retrocessione, che abbiamo pagato tutti noi milanisti, mentre il responsabile è stato solo il presidente Farina. 

Dj Ringo consegna la maglia rossonera al chitarrista Slash
Dj Ringo consegna la maglia rossonera al chitarrista Slash

Poi è arrivato Silvio Berlusconi…
Grandi vittorie, lunghe trasferte, campioni straordinari che sono diventati poi amici. Mi sono divertito: sarebbe facile per me dire che il trio degli olandesi tra fine anni ‘80-inizio ‘90 mi abbia rapito il cuore, soprattutto Marco Van Basten, ma poi farei un torto ad altri fenomeni, come Kakà, Sheva, mi deliziava Savicevic, fino ad arrivare a Ibrahimovic, che in questa stagione ci sarebbe servito eccome, anche a 42 anni. 

A proposito di leggende: il tuo amico Paolo Maldini si è sempre tenuto lontano in carriera dagli ultras. Avete parlato di quanto avvenuto a La Spezia?
Siamo amici ma non parliamo mai di lavoro, piuttosto di cose personali, di musica, raramente parliamo di calcio, sulla vicenda ultras non abbiamo assolutamente parlato.

Dj Ringo con la maglia del Milan personalizzata
Dj Ringo con la maglia del Milan personalizzata

Cosa pensi dei calciatori rossoneri chiamati a rapporto dal tifo organizzato?
Stavolta non ci vedo proprio nulla di male. È stato un confronto civile, gli ultras sostengono la squadra, anzi mi piace sottolineare che il giorno successivo al confronto di La Spezia gli ultras erano a Milanello a sostenere la squadra, questo ho notato con piacere. Non sono per le commistioni tra calciatori e tifo organizzato, ma non vedo e comprendo questo clamore, ormai ogni tipo di contatto con il tifo organizzato viene visto male.

Ci racconti una grande pazzia per il Milan? 
Sono passati tanti anni, ricordo che il Milan aveva giocato in Grecia e mi sono ritrovato verso mezzanotte senza il biglietto aereo per il ritorno a Milano. Non c’erano voli a disposizione, poche ore dopo sarei dovuto andare in onda, non sapevo come fare, poi la luce: chiesi aiuto agli ultras che avevano affittato un charter per il ritorno a casa, fui catapultato sull’aereo tra l’altro assieme a Franco Baresi e Filippo Galli, feci la tratta in braccio a non ricordo chi. La mattina dopo andai a lavorare. 

More

Lettera ai ragazzi: il derby di stasera visto da un interista più interista di Moratti

di Moreno Pisto Moreno Pisto

"Pensiamo alla gloria"

Lettera ai ragazzi: il derby di stasera visto da un interista più interista di Moratti

La nuova Unità di Sansonetti è solo un Riformista che non ce l’ha fatta (a fingersi “rosso”)

di Alessio Mannino Alessio Mannino

Povero Gramsci

La nuova Unità di Sansonetti è solo un Riformista che non ce l’ha fatta (a fingersi “rosso”)

Cara Gen Z, l'innovazione (a volte) è una gran cagata

di Alessia Kant Alessia Kant

Avevano ragione i boomer

Cara Gen Z, l'innovazione (a volte) è una gran cagata

Tag

  • Sport

Top Stories

  • Imane Khelif maschio biologico? Dopo il test del dna le pugili olimpiche si rivoltano. Chelsey Heijnen sbotta: “Avrei potuto vincere un titolo mondiale, ma…”

    di Riccardo Canaletti

    Imane Khelif maschio biologico? Dopo il test del dna le pugili olimpiche si rivoltano. Chelsey Heijnen sbotta: “Avrei potuto vincere un titolo mondiale, ma…”
  • Questa Ferrari (con Leclerc, ma pure Hamilton) sta diventando una certezza. Il motivo? Finalmente si cominciano a imbroccare le strategie. Perché a vedere la gara del Montmelò...

    di Luca Vaccaro

    Questa Ferrari (con Leclerc, ma pure Hamilton) sta diventando una certezza. Il motivo? Finalmente si cominciano a imbroccare le strategie. Perché a vedere la gara del Montmelò...
  • LA BOMBA di John McEnroe: c’è un giocatore che dovrebbe essere alla pari di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz e no, non è Musetti

    di Giulia Sorrentino

    LA BOMBA di John McEnroe: c’è un giocatore che dovrebbe essere alla pari di Jannik Sinner e Carlos Alcaraz e no, non è Musetti
  • Imane Khelif (un maschio biologico?) sospesa da tutte le gare dopo il referto? Ma perché non fa un nuovo test del dna? E cosa succederà con l’oro delle Olimpiadi vinto a Parigi 2024?

    di Riccardo Canaletti

    Imane Khelif (un maschio biologico?) sospesa da tutte le gare dopo il referto? Ma perché non fa un nuovo test del dna? E cosa succederà con l’oro delle Olimpiadi vinto a Parigi 2024?
  • Hamilton, Ferrari, Terruzzi e la fine della magia: “Lewis vorrebbe scappare”. E se Verstappen è ancora superman in Formula 1, il compagno di Leclerc “ha perso i super poteri”? “Quando ti infila Hulkenberg...”

    di Domenico Agrizzi

    Hamilton, Ferrari, Terruzzi e la fine della magia: “Lewis vorrebbe scappare”. E se Verstappen è ancora superman in Formula 1, il compagno di Leclerc “ha perso i super poteri”? “Quando ti infila Hulkenberg...”
  • La MotoGP ad Aragon è tutta in Marc Marquez che manda a fare in c*lo i giochini della Dorna: per quello che ha fatto, ma anche per come si è imposto

    di Cosimo Curatola

    La MotoGP ad Aragon è tutta in Marc Marquez che manda a fare in c*lo i giochini della Dorna: per quello che ha fatto, ma anche per come si è imposto

di Nicola Sellitti Nicola Sellitti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Salvini promette una lotta per salvare Imola e Monza: "Ok green e sostenibilità ma..."

di Giulia Ciriaci

Salvini promette una lotta per salvare Imola e Monza: "Ok green e sostenibilità ma..."
Next Next

Salvini promette una lotta per salvare Imola e Monza: "Ok green...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy