Potremmo rivedere Rossi sulla Ducati, dopo l’esperienza non certo esaltante del passato? L’ad Claudio Domenicali non lo esclude e, dopo aver ribadito la sua convinzione che quella da poco conclusa sia stata la miglior stagione di sempre per la casa di Borgo Panigale (quindi anche meglio di quella del titolo di Stoner nel 2007, pur non avendo vinto quest’anno il titolo piloti), parla del Dottore.
“Valentino – dice Domenicali, intervistato dalla Gazzetta – è insostituibile, è un unicum, una persona sola che ha incarnato un insieme di talento, determinazione, orientamento al risultato estremo e simpatia”. Nella precedente occasione il connubio non ha funzionato: “Ducati – argomenta però l’ad – rappresenta molto più di quanto non fosse dieci anni fa, una presenza solida, certa, un bel modo di identificarsi per gli italiani con qualcosa che non è solo sportivo, ma anche tecnologico. Come la Ferrari in F.1, che è come la Nazionale. […] La Ducati di oggi è molto diversa, […] penso che [Valentino] sarebbe andato forte con questa”.
Quindi lo si rivedrà in sella alla rossa, almeno come tester? “Questo – dice Domenicali riferendosi a Dall’Igna – lo decide Gigi. Noi non conserviamo nessun rammarico, è stato un momento in cui non eravamo fatti l’uno per l’altra. Era una moto molto calata sulle aspettative di Stoner e difficile da interpretare per un pilota abituato a una moto più equilibrata”.
Nel frattempo però la certezza, o qualcosa che ci si avvicina molto, è Bagnaia: “Pecco ha finito in una forma strepitosa, è il pilota che ha fatto meglio nella seconda parte di stagione. Ha impiegato un po’ a fare lo step in MotoGp, ma dopo Aragon ha svoltato. In realtà si era visto che era già pronto per vincere, ma per un motivo o per l’altro non la portava a casa. È un ragazzo dolcissimo, ma quando entra nel box è estremamente determinato, basta guardare gli occhi e vedi una faccia diversa. Nel 2022 – conclude Domenicali – si giocherà il titolo”.