C’è qualcuno che può sentirsi peggio di Marc Marquez al termine della domenica di Portimao? Forse Fabio Quartararo, che pare addirittura senza speranza. Marquez – sebbene sia deluso, dolorante e probabilmente pentito dopo il GP del Portogallo – almeno ha la consapevolezza di poter essere della partita. Il 93 ha dimostrato nell’arco di tutto il weekend di possedere le risorse per aggrapparsi con astuzia, scie ed esperienza al gruppo dei migliori. Sabato mattina ha siglato la pole position incollandosi agli scarichi di Bastianini, nella sprint race ha centrato il podio con una prestazione tutta testa e cuore, in gara un calo di concentrazione ha trasformato la sua domenica in un autentico disastro. Al momento dell’incidente, però, il Cabroncito era in quarta posizione. Lui, almeno, torna a casa con una speranza: riscattare al più presto una giornata nera con podi, vittorie, prestazioni all’altezza degli otto titoli mondiali collezionati in bacheca. Se per Marc credere – sperare – in qualcosa di buono è oggettivamente possibile, per Quartararo pare molto più complicato.
Fatta eccezione per i dieci minuti del warm up in cui El Diablo è stato protagonista, per il resto il vicecampione del mondo è sempre stato fuori dalla top 5 a Portimao. Undicesimo in qualifica, decimo nella sprint race al termine di una discreta rimonta dopo il contatto con Joan Mir che l’aveva fatto precipitare nelle ultime posizioni, e ottavo in gara. Senza l’incidente tra Marquez, Oliveira e Martin, però, staremmo parlando di un Quartararo probabilmente escluso dalle prime dieci posizioni. Poco, troppo poco, per un pilota che nel 2023 si aspettava grandi cose, da sé stesso e dalla Yamaha soprattutto. Invece la situazione è sempre la stessa; ciò che è stato guadagnato in termini di velocità di punta sembra vanificato da un’inaspettata perdita di prestazione con gomme nuove. Un problema che costringe il francese a partire a centro gruppo, rintuzzando le sue possibilità di imporre un ritmo che, se girasse in solitaria, sarebbe sicuramente più competitivo di un’ottava posizione a nove secondi di distacco dal vincitore Pecco Bagnaia. Una tesi che lo stesso Fabio, visibilmente demotivato, ha espresso ai microfoni di Sky dopo la bandiera a scacchi: “Il passo che avevamo non era male, ma mi aspettavo molto meglio. Non usiamo la nostra performance come le altre moto, non riusciamo ad usare la velocità della M1 per sorpassare, che per noi è impossibile anche con un ritmo superiore agli altri. Partire davanti farebbe la differenza in questo momento perché ad oggi potremmo lottare per un podio o una top 5, ma dobbiamo migliorare sul giro secco. In gara avevo il passo di Bezzecchi al massimo, non di più. Ma è facile dire che hai passo di un pilota dopo la gara, la differenza al momento è grande, questa è la verità. Portimao è una pista in cui sono sempre andato veloce, anche questa volta a tratti sono stato veloce ma la distanza da Pecco è importante. Dobbiamo trovare una soluzione per lottare per le posizioni di testa”.