“E con la faccia pulita cammini per strada mangiando una mela coi libri di scuola. Ti piace studiare…”. I fumi dell’alcool non c’entrano niente, perché la MotoGP va guardata da sobri. Però vedere Pecco tutto solo lassù davanti a tutti e per due giorni di fila, mentre dietro di lui succedeva l’inferno, ha fatto venire in mente quel passaggio lì di Albachiara, la stra-abusata canzone di Vasco Rossi.
La mente fa associazioni strane, compreso immaginarsi Pecco in fuga come uno “solo dentro la stanza (a godere) e tutto il mondo fuori”. Perché Pecco Bagnaia da Chivasso è un po’ Albachiara veramente: sempre tranquillo, eternamente garbato, pulito pure quando guida e con quello sguardo lì di chi in verità lo sa solo lui quanto arde e brucia la voglia di imporsi. Lui e quel casco dentro cui chiude quella voglia ogni volta che abbassa la visiera.
Lo fa da sempre e lo ha fatto pure a Portimao, sporcandosi le mani il meno possibile. Quel poco che è bastato, all’inizio, per regolare gli altri, per far capire che non ce ne sarebbe stato per nessuno, e poi provando a andare via. Senza rinunciare alla bagarre, sia inteso, ma con la consapevolezza che più ti stanno lontani e meno rischi prendi, visto che di rischi te ne devi prendere già abbastanza per e stare sulle ruote di un missile terra terra da quasi 300 cavalli e che adesso ha pure il “dovere di vincere”. Anche dopo la Sprint del sabato, Pecco Bagnaia da Chivasso, l’Albachiara della MotoGP, ha detto la sua, senza nessuna timidezza, ma con quella grazia lì di chi alla fine, proprio per i modi che ha, riesce pure a farsi ascoltare. Non s’è tirato indietro quando c’è stato da difendere i colleghi o una categoria, quella dei piloti, che rischia d’essere trattata come carne da macello, ma non ha ceduto alla deriva fin troppo pop di sparare a zero contro il nuovo format della MotoGP. “C’è tanto da limare – ha detto in sintesi – Ma mi piace. Serviva più spettacolo e così è garantito”. Moderato, insomma, di quella moderazione che non ci si aspetterebbe da un pilota, ma che invece fa di Pecco un personaggio vero in questa MotoGP che, come andiamo dicendo da tempo, ha bisogno proprio di personaggi. Solo che non sta scritto da nessuna parte che ne servono di sopra le righe, magari ci voleva proprio quello così tanto nelle righe da sembrarne fuori. "Adesso ho solo voglia di abbracciare la mia ragazza" - ha detto ieri dopo la vittoria del GP.
In fuga, insomma, come è andato in fuga oggi, mentre gli altri – proprio nel tentativo di non farlo scappare – hanno pure esagerato (vedasi Marc Marquez). Certo, la MotoGP è cominciata solo da una gara e mezza, ma Pecco Bagnaia da Chivasso ha già spiegato a tutti quali sono le sue intenzioni e chi è l’uomo da battere, ammesso che ce ne sia stato bisogno. C'ha fatto godere. Godendo lui per primo e a modo suo…lui solo dentro una stanza e tutto il mondo fuori!