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E alla fine Las Vegas ci è piaciuta davvero: quando lo spettacolo in pista vale più di tutto il resto

  • di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

20 novembre 2023

E alla fine Las Vegas ci è piaciuta davvero: quando lo spettacolo in pista vale più di tutto il resto
Dopo settimane di critiche e giorni, prima del Gran Premio di domenica, di grande apprensione e delusione, la gara di Las Vegas ha sorpreso i tifosi e gli addetti ai lavori come una delle più entusiasmanti dell'anno: ecco perché, alla fine, l'unica cosa che conta (e che fa cambiare idea) è ciò che vediamo in pista

di Giulia Toninelli Giulia Toninelli

Sono state settimane di grandi domande e dubbi sulla sicurezza in vista del Gran Premio di Las Vegas: dalle basse temperature alla preoccupazione sulle gomme passando ai dubbi sulla pista, l'uscita dai box, la sicurezza del tracciato dopo l'episodio del tombino in FP1 costato il weekend a Carlos Sainz. "Qui è 99% show e 1% racing" aveva sentenziato Max Verstappen, fin da subito il pilota più scettico sull'arrivo di Las Vegas all'interno del campionato della massima serie. Un atteggiamento che non sorprende, considerando le preferenze "old school" del campione del mondo in carica, sempre critico nei confronti di cambiamenti e novità come l'introduzione delle sprint race o il successo Netflix di Drive to Survive. 

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Charles Leclerc

Ma alla fine del fine settimana, dopo uno dei Gran Premi più combattuti dell'anno e sicuramente una delle gare più divertenti viste durante tutto il 2023, anche il pilota della Red Bull ha strizzato l'occhio alla città del peccato: "Ci siamo divertiti, non vedo l'ora di tornare il prossimo anno". Incoerenza? Macché. Max rimane fedele all'unica linea che segue: quella della sincerità. Non ha apprezzato lo show, il contorno, lo sfarzo d'intrattenimento sportivo in perfetto stile americano, e probabilmente mai apprezzerà quella strada intrapresa da Liberty Media. Ma ha apprezzato la gara, un layout che ha agevolato i sorpassi e gli ha permesso di vivere un weekend più combattuto rispetto al solito: "Non avevo dubbi sul fatto che avremmo vissuto una bella gara, lo sapevo già, il lungo rettilineo ha aiutato le vetture a restare in zona DRS e questo ha agevolato i sorpassi", ha detto il campione del mondo in carica.

E da lì, dal più scettico e il più libero nell'esprimere la propria opinione, tutti gli altri piloti si sono dimostrati concordi: per ognuno dei venti protagonisti della griglia di partenza la gara di Las Vegas è stata, a tutti gli effetti, una gara divertente e combattuta, una delle più belle di tutto l'anno. Una pista non particolarmente entusiasmante che però, visto il layout con lunghi rettilinei, ha permesso ai piloti sorpassi e posizioni ravvicinate altrove impossibili. Uno spettacolo di sorpassi e contro sorpassi che ha entusiasmato anche gli appassionati da casa, convincendo i più scettici. Continua a far discutere la presenza di uno show dentro lo show, con tantissimi fan convinti che l'intrattenimento di Las Vegas non appartenga allo stile della Formula 1, ma solo il tempo saprà dare ragione a una o all'altra parte. Per ora la cosa più importante, lo spettacolo in pista, sembra aver convinto tutti. Il resto è rumore di fondo.

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