Luca Salvadori non c'è più. Cinque parole che sono anche le uniche che si riesce a scrivere per raccontare con la più cruda delle sintesi la più assurda delle notizie. Quella che non ci si sarebbe aspettati mai. Il pilota e youtuber italiano ha perso la vita in Germania durante la finale del Campionato Internazionale di Road Race, alla fine del primo giro di una gara a cui aveva partecipato come wildcard e che lo aveva visto scattare dalla prima casella. 32 anni, milanese, Luca Salvadori s'era innamorato da poco tempo delle corse su strada e in un recente video aveva anche raccontato di sognare il Tourist Trophy, dopo una vita passata in sella, con tanto di partecipazione al Motomondiale, sulla MotoE di Pramac, nel 2023.
Correva da sempre e quella passione pazzesca per le moto da corsa era diventata anche qualcosa da mescolare a una innata capacità di comunicare. Aveva aperto, ormai tanti anni fa, un canale YouTube da cui raccontava, all'inizio, la sua storia di pilota, fino a diventare un vero e proprio influencer. Quasi una autorità nel settore delle corse, con un modo di raccontare che muoveva sempre dal punto di vista del pilota. Passione a palate e competenza concreta,unita all'ironia di saper giocare sulle critiche dei soliti che quando riesci a fare qualcosa che emerge sono pronti a colpire. Per fare male. Per sfogare l'invidia. Per rifiutare l'idea che qualcuno aveva saputo pensare differente, trasformando in occasioni tutti gli ostacoli che vivere nelle corse ti fa trovare tra i piedi.
Non c'è molto da dire. E non c'è, sia perdonata la franchezza, neanche troppa voglia di farlo. Luca Salvadori era un amico di MOW, uno di quelli che rispondeva al telefono anche quando MOW era un progetto appena nato. C'era. Perchè parlare di moto, di vita da pilota, alla fine, è tutto quello che conta davvero, a prescindere dal con chi, per chi vive una passione così grande. A Luca Salvadori si vedeva negli occhi. E non bastava mai. Con sempre un altro obietivo, sempre un altro traguardo da inseguire con un casco in testa per raccontarlo poi a tutti. Con il viso dolce e quel modo di parlare che ti faceva dire: "caz*o, questo è innamorato vero di quello che fa".
Solo che i disegni non tengono conto di quanto ami. Di quanto bene magari hai intorno. E vanno avanti da soli. Magari in una maledetta domenica di settembre, nel bel mezzo di una gara che era iniziata sotto gli auspici migliori (aveva fatto la pole ieri) e che, invece, è stata teatro della fine. La notizia dell'incidente ha cominciato a circolare in Italia nelle prime ore di questa mattina. Voci. Telefonate quasi a sperare che qualcuno dicesse che no, non era vero niente. Poi l'ufficialità. Cosa è successo? Le poche notizie certe dicono che Salvadori, alla fine del primo giro della gara delle 1000cc, si sia scontrato con Didier Grams, pilota locale, che è finito a terra dopo una curva a sinistra, a pochissimi metri dal paddock. Nell'incidente, anche se non è ancora chiaro il come, è rimasto coinvolto anche Luca (pare anche altri piloti). Le sue condizioni sono sembrate subito disperate, con la macchina dei soccorsi che si è messa immediatamente in moto. Il 32enne è stato trasferito persso il vicino ospedale, ma non c'è stato niente da fare. E per adesso non c'è davvero altro da dire.